Un’altra buona notizia per un cliente dello Studio Torquato Tasso e Associati.
Il Tribunale di Treviso condanna la banca a restituire al cliente del nostro studio € 151.823,09 per interessi usurari, commissioni di massimo scoperto, costi e remunerazioni non dovute, oltre alle spese di lite e di perizie.
La nostra cliente, una nota azienda agricola del trevigiano, patrocinata dall’Avv. Prof. Torquato Tasso del Foro di Venezia, ha agito per far accertare l’usura perpetrata dalla banca e l’illegittimità delle condizioni contrattuali, in primis la Commissione di Massimo Scoperto (CMS), chiedendo al Giudice la nomina di un Perito che ricalcolasse il saldo di due conti correnti.
Conseguentemente il perito, incaricato dal Giudice, Dott. Giovanni Francescon di Treviso, con una articolata e dettagliata perizia ha ricostruito il complesso delle movimentazioni dei due conti della azienda agricola ed ha ricalcolato il saldo di conto alla luce della nullità della CMS e dell’usura perpetrata dalla banca.
Il risultato – come detto – è stato un ricalcolo del saldo a favore del correntista su due conti per complessivi € 151.823,09.
Va detto che il Tribunale di Treviso ha utilizzato per il calcolo dell’usura i parametri predisposti da Banca d’Italia, più favorevoli all’Istituto di Credito, ma che altri Tribunali non applicano. In altri Tribunali d’Italia vengono applicate le formule di matematica finanziaria, più favorevoli al correntista, in ossequio a tre sentenze di Cassazione (Cass. sent. n. 12028/10, n. 28743/10, n. 46669/11) in quanto si sostiene (a nostro avviso correttamente) che le istruzioni di Banca d’Italia non hanno efficacia vincolante per il giudice ma si rivolgono solamente a banche e intermediari.
Se il cliente si fosse trovato ad agire in un altro Tribunale, che utilizza al fine del calcolo dell’usura la formula di matematica finanziaria, il risultato finale sarebbe stato ancor più positivo.

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