Dopo l’annuncio dell’OMS che definisce pandemia lo stato attuale di diffusione del virus COVID-19 interviene un nuovo decreto per la chiusura dei centri commerciali.  Il testo di legge anche questa volta non è di facile lettura ma si può dire che il Governo ha mirato soprattutto alla chiusura degli esercizi con significativa concentrazione di popolazione e di difficile controllo e gestione quali ristoranti, bar, pub e questo probabilmente prendendo anche atto che, malgrado i provvedimenti dei giorni scorsi,  molti erano coloro che non rispettavano le indicazioni legislative e  non avevano compreso il pericolo per sè e per gli altri della propria condotta. Il decreto dell’11.3.2020 ora dispone la temporanea chiusura (fino al 25 marzo) di una serie di esercizi commerciali di vari settori.

Alla luce del decreto, quali attività commerciali continueranno a poter rimanere aperte?

Le seguenti attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità quali:
Ipermercati
Discount di alimentari
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
Farmacie
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.

Sono poi sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie).
Resta consentita:
La ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie
Gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Sono poi sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetiste).
Restano consentite le seguenti attività:
Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
Attività delle lavanderie industriali
Altre lavanderie, tintorie
Servizi di pompe funebri e attività connesse

Restano infine garantiti i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

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