Con l’articolata e motivata sentenza n. 1107 del 21.05.2019, il Giudice del Tribunale di Treviso, dott. Luca Deli, accoglie la linea difensiva dello Studio Torquato Tasso e Associati e ritiene che in tutti i giudizi pendenti nei confronti di Banca Popolare di Vicenza, prima della sua messa in liquidazione, subentri Intesa San Paolo.

La pronuncia trae origine da un contenzioso promosso da una nota azienda del trevigiano, con citazione a firma del Prof. Avv. Torquato Tasso, nei confronti dell’allora Banca Popolare di Vicenza, per l’applicazione di interessi usurai e l’addebito di interessi anatocistici e CMS sui conti correnti del cliente.

A seguito della sopravvenuta liquidazione della Popolare di Vicenza, lo Studio Tasso aveva chiamato in causa Intesa San Paolo sostenendo che tutti i giudizi  nei confronti della banca vicentina, pendenti al momento della liquidazione, dovessero essere proseguiti nei confronti di Intesa.

Quest’ultima, invece, sosteneva di non essere legittimata passiva in quanto a suo dire, in base alla normativa, Intesa doveva subentrare solo nelle posizioni attive.

Il Giudice ha invece accolto la tesi dello Studio Torquato Tasso e Associati e, con una sentenza molto articolata e brillantemente argomentata, ha evidenziato che a tale conclusione deve giungersi, proprio alla luce del contratto di cessione tra Popolare e Intesa, da quest’ultima invocato.

Il Giudice evidenzia che Banca Popolare di Vicenza doveva inserire la potenziale passività, derivante dall’esito negativo dei giudizi, nel proprio fondo rischi, in ottemperanza ai generali principi di veridicità e correttezza nella redazione del bilancio. A tali principi le Popolari dichiarano di aver ottemperato proprio nel contratto di cessione e, conseguentemente, Intesa poteva e doveva conoscere, in base alla semplice visione dei libri contabili, i rischi connessi alle posizioni di cui al contenzioso pregresso.

Il Giudice aggiunge, inoltre, a sostegno della propria interpretazione, come il Decreto Legge che ha disposto la liquidazione delle Popolari, ha previsto anche una garanzia autonoma dello Stato in favore di Intesa San Paolo qualora le passività derivanti dal “contenzioso pregresso” dovessero superare quelle indicate nei bilanci.

Il Tribunale di Treviso, quindi, conclude che non vi è motivo alcuno per escludere la responsabilità di Intesa San Paolo, relativamente alla posizione debitoria derivante dal “contenzioso pregresso” della Banca Popolare di Vicenza.

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