Lo Studio Torquato Tasso e Associati ottiene un’altra conferma avanti alla Corte di Cassazione. La Suprema Corte accoglie infatti le difese del cliente dello studio, difeso dall’Avv. Prof. Torquato Tasso, e rigetta le domande avversarie precisando un importante principio di diritto processuale sul significato dell’art. 360 n. 5 c.p.c.

La Corte, in motivazione, riconosce che “il modello introdotto dall’art. 360, primo comma, n. 5 c.p.c. nella nuova formulazione (…) prevede, infatti, che la sentenza può essere impugnata con ricorso per cassazione solo in caso di “omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti”. Per questo si deve intendere “solo il vizio dell’omesso esame di un fatto storico, principale o secondario, la cui esistenza risulti dal testo della sentenza o dagli atti processuali, che abbia costituito oggetto di discussione tra le parti e abbia carattere decisivo, vale a dire che, ove esaminato, avrebbe determinato un esito diverso della controversia”.

Un principio di diritto molto importante che viene a chiarire una questione interpretativa relativa al significato della novella legislativa.