Un cliente dello studio potrà accedere alla liquidazione del patrimonio e, in quattro anni, esdebitarsi da oltre 100.000 euro di debiti contratti con banche, finanziarie e fisco.

Molto interessante da un punto di vista giuridico, il provvedimento che accoglie il ricorso per la liquidazione del patrimonio. Il Giudice del Tribunale di Padova, dott.ssa Micol Sabino (Trib. Padova n. 7511/2018) conferma che possa accedere alla procedura liquidatoria ex Legge 3/2012, al fine di ottenere l’esdebitazione, ricorrendone i presupposti di meritevolezza, anche colui che non abbia beni liquidabili concretamente (beni immobili o mobili di significativo valore).

Nel decreto, infatti, il Giudice precisa come sia comunque possibile la procedura liquidatoria quando “non sussistano all’attivo beni che richiedano l’espletamento di attività concreta di liquidazione (componendosi l’attivo sostanzialmente di crediti futuri o non ancora esigibili essendo i beni mobili offerti in liquidazione privi di significativo valore economico) analogicamente a quanto avviene in ipotesi di fallimento (…): argomento testuale a favore di un tanto si ricava inoltre dalla lettura dell’art. 14 quinquies lett. d) l. sovr. e dall’avverbio “quando” in esso contenuto”.

Un provvedimento che coglie appieno la ratio e il dettato della legge e che consente la corretta applicazione della normativa.

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