La conclamata pandemia ha portato a reazioni diverse nei vari Stati Europei e non. Vediamo se e quali Stati stranieri europei ed extraeuropei hanno adottato misure restrittive agli ingressi soprattutto nei confronti di cittadini o merci italiane. E verifichiamo anche per singolo paese quelle che sono le specifiche restrizioni.

Si tratta di materia in costante evoluzione, potremmo dire in divenire ora per ora, per cui consigliamo di verificare nei siti ministeriali gli aggiornamenti. I dati sono stati recuperati da fonte Confindustria.

Afghanistan: nel ricordare che sono sconsigliati viaggi a qualsiasi titolo in Afghanistan, si informa che, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), le autorità afghane hanno rafforzato il dispositivo di controllo sanitario alle frontiere terrestri con Cina ed Iran e presso gli aeroporti di Kabul, Herat e Kandahar. Il Ministero della Salute Pubblica afghano ha adottato un protocollo che prevede controlli all’ingresso di tutti i viaggiatori provenienti da paesi considerati a rischio, inclusa l’Italia. La procedura attuata in arrivo negli aeroporti di Kabul, Herat e Kandahar ed alle frontiere terresti con Cina, Iran e Pakistan prevede che i viaggiatori debbano compilare un formulario o comunque dichiarare se nei 14 giorni precedenti l’ingresso hanno visitato uno dei paesi nei quali si sono avuti casi di Nuovo Coronavirus. In caso affermativo, essi sono sottoposti a controllo della temperatura e verifica della presenza di sintomi prima del controllo passaporti. Qualora siano presenti sintomi, i viaggiatori sono indirizzati per un periodo di isolamento, per l’effettuazione del test del tampone e l’eventuale trattamento, presso gli ospedali designati dal Ministero della Salute Pubblica (a Kabul, l’Ospedale afghano-giapponese, sito nel quartiere di Darulaman, considerato particolarmente vulnerabile dal punto di vista della sicurezza); in alternativa, possono optare per il rimpatrio (qualora la compagnia aerea li accetti a bordo). I viaggiatori asintomatici sono invece invitati ad osservare un periodo di auto-isolamento di 14 giorni presso la propria abitazione e ad avvertire il servizio sanitario nazionale mediante utilizzo del numero dedicato 166 nel caso compaiano sintomi durante tale periodo. I connazionali che dovessero divenire oggetto delle misure precauzionali assunte dalle Autorità afghane o che comunque necessitassero di delucidazioni o maggiori informazioni in proposito sono invitati a mettersi in contatto con l’Ambasciata d’Italia a Kabul, reperibile 24/7 ai numeri di emergenza attivi per i cittadini italiani (+93 700288942; +93 798606065). Si sottolinea infine che la vigente sospensione da parte di Turkish Airlines dei voli tra l’Italia e la Turchia comporta il venire meno di uno dei collegamenti aerei esistenti tra l’Italia e l’Afghanistan. Rimangono invece al momento ancora attivi i collegamenti forniti da Emirates e FlyDubai con scalo a Dubai

Algeria: dal mese di gennaio 2020 le Autorità algerine hanno adottato varie misure preventive e di controllo per evitare la diffusione del contagio. Il 3 febbraio 2020 la compagnia aerea nazionale, Air Algérie, ha sospeso i voli diretti verso la Cina. Tutti i passeggeri provenienti dall’estero, e in particolare dalle aree esposte a contagio nel mondo, inclusa l’Italia, sono sottoposti a controlli termici e sanitari in aeroporto. Per i casi sospetti è previsto l’isolamento e il trasferimento in una struttura ospedaliera dedicata. In caso di test positivo, le autorità algerine prevedono la messa in quarantena e il controllo medico rafforzato in strutture specializzate per un periodo di 14 giorni. A titolo indicativo, può essere considerato caso sospetto chi presenti difficoltà respiratorie accompagnate da febbre o sensazione di febbre o chi abbia viaggiato o soggiornato in Cina nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Algeria; nonché chi presenti difficoltà respiratorie accompagnate da febbre o sensazione di febbre e sia stato esposto, nei 14 giorni precedenti l’arrivo, a un caso confermato di COVID-19 oppure a un soggetto che abbia lavorato o sia stato ricoverato in un ospedale in cui è stato confermato un caso di COVID-19. Si raccomanda ai connazionali che si trovano in Algeria di attenersi alle indicazioni delle autorità sanitarie locali pubblicate sul sito del Ministero della Salute, della popolazione e della riforma ospedaliera (www.sante.gov.dz ). Si raccomanda ai connazionali di seguire i media locali per tutti gli aggiornamenti e di attenersi alle indicazioni delle autorità locali Per ogni informazione e richiesta, le autorità algerine hanno altresì attivato il numero verde 3030, oltre ai numeri verdi della Protezione Civile: 1021 o 14.

Angola: le Autorità angolane hanno disposto il divieto di ingresso nel territorio dell’Angola, a partire dal 3 marzo prossimo, per tutti i cittadini non angolani provenienti dall’Italia. In caso di arrivo presso l’aeroporto internazionale di Luanda, e’ previsto il rimpatrio forzato per mezzo della medesima compagnia aerea utilizzata per arrivare nel paese, a spese della stessa compagnia. Alla luce di tale decisione delle autorità angolane, è possibile che i cittadini italiani in possesso di un biglietto aereo dall’Italia per Luanda vedano cancellati i loro titoli di viaggio. Si raccomanda di verificare questo aspetto direttamente con la compagnia aerea di riferimento. La stessa misura è stata adottata nei confronti di chi proviene da Cina, Corea del Sud, Iran, Nigeria, Algeria e Egitto. Per maggiori informazioni si rimanda al sito del Ministero della salute dell’Angola http://www.minsa.gov.ao/default.aspx

Anguilla: le Autorità di Anguilla hanno introdotto alcune misure di contenimento, che includono controlli sanitari nei confronti dei viaggiatori in arrivo da Italia, Cina, Corea del Sud, Giappone, Iran. In presenza di sintomi compatibili con il COVID-19, i viaggiatori provenienti dai Paesi elencati saranno sottoposti a una quarantena fino a 14 giorni presso i centri di isolamento identificati dalle autorità locali. Tali misure potrebbero essere oggetto di revisione con scarso o nessun preavviso. Per maggiori informazioni e consigli pratici in merito al nuovo coronavirus, si rimanda al Focus Coronavirus sulla homepage di questo sito.

Antigua e Barbuda: le Autorità di Antigua e Barbuda hanno disposto la sospensione dei voli charter, operati dalla Compagnia Blue Panorama, che collegano settimanalmente Antigua e Barbuda con l’aeroporto di Milano Malpensa. Le Autorità locali, in collaborazione con i tour operator e la compagnia aerea, si stanno attivando per trovare vie alternative di rientro in Italia per i passeggeri di Blue Panorama già presenti nel Paese.

Arabia Saudita: le autorità locali hanno disposto su base temporanea le seguenti misure: Divieto di ingresso per compiere l’Umrah e visitare la Moschea del Profeta a Medina (incluso il divieto per i cittadini dei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo di visitare Mecca e Medina senza una speciale autorizzazione); divieto di ingresso per i passeggeri che sono stati in Cina, Taiwan, Hong Kong, Macao e Iran negli ultimi 14 giorni, anche se in transito o giunti con voli indiretti; divieto di ingresso per i passeggeri con visto turistico da Paesi con casi confermati di coronavirus, inclusa l’Italia (ovvero: Cina, Taiwan, Hong Kong, Iran, Italia, Corea del Sud, Macao, Giappone, Tailandia, Malesia, Indonesia, Pakistan, Afghanistan, Iraq, Filippine, Singapore, India, Libano, Siria, Yemen, Azerbaigian, Kazakhstan, Uzbekistan, Somalia e Vietnam), A tal fine, le autorità saudite hanno temporaneamente sospeso il rilascio di nuovi visti turistici e la validità di quelli già rilasciati. Chi si trova già in Arabia Saudita con visto turistico può continuare il proprio soggiorno e lasciare il Paese senza problemi, nel rispetto dei limiti temporali di validità del visto. Non è tuttavia permesso il rientro in Arabia Saudita, fino a nuove disposizioni. Non vi sono al momento specifiche restrizioni per chi è in possesso di altre tipologie di visto o di regolare permesso di soggiorno. Anche alla luce di possibili repentini aggiornamenti delle disposizioni in vigore, si raccomanda di consultare previamente la compagnia aerea e, nel caso di voli indiretti dall’Italia per l’Arabia Saudita, di verificare anche le disposizioni in vigore nei Paesi di transito. Si segnala infine che le autorità locali hanno rafforzato i controlli sanitari aeroportuali. In particolare, sono stati attivati termoscanner per la misura della temperatura corporea. Nel caso in cui vengano rilevati sintomi compatibili con il COVID-19, le autorità sanitarie locali possono disporre l’applicazione di ulteriori misure sanitarie di tutela. Ai passeggeri in arrivo da Paesi con casi confermati di coronavirus che, nei 14 giorni successivi all’arrivo, presentino sintomi influenzali (febbre, mal di gola e difficoltà respiratorie) è fatta richiesta di contattare il numero dedicato all’emergenza 937 e di rimanere a casa.

Argentina: Per i passeggeri in arrivo dall’Italia è prevista la firma di un’apposita autodichiarazione per ogni passeggero, nonché controlli a campione della temperatura corporea. Il Ministero della Salute argentino ha indirizzato apposite raccomandazioni alle Autorità aeroportuali locali, consultabili al seguente link https://www.argentina.gob.ar/coronavirus-recomendaciones-para-aeropuertos-puertos-y-pasos-fronterizos  ed ha pubblicato le principali informazioni e misure precauzionali sul proprio sito al seguente link: https://www.argentina.gob.ar/salud/coronavirus

Armenia: le autorità armene hanno disposto la chiusura provvisoria della frontiera terrestre e la sospensione dei voli con l’Iran. Sono inoltre previsti controlli della temperatura corporea per tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto internazionale di Jerevan. Nell’ambito di un piano di sorveglianza predisposto dal locale Ministero della Sanità, ai viaggiatori in arrivo è richiesta la compilazione di un modulo con l’indicazione dei dati anagrafici e dei recapiti telefonici.

Aruba: il Governo di Aruba ha rilasciato un comunicato ufficiale relativo all’ingresso dei viaggiatori italiani nel Paese. Tale comunicato è visualizzabile in italiano al https://www.aruba.com/it/requisiti-sanitari-per-viaggiatori e prevede che i viaggiatori italiani vengano sottoposti a screening e sottoposti a quarantena solo in caso di sintomi compatibili con il Covid-19 o positività ai controlli.

Australia: dal 1 Febbraio 2020 il Governo australiano ha annunciato che tutti i viaggiatori provenienti da qualunque parte della Cina, indipendentemente dalla propria nazionalità, saranno sottoposti a controlli di sicurezza maggiori. Con riferimento a passeggeri provenienti (o in transito) dall’Italia, sono state annunciate misure di monitoraggio sanitario aggiuntive, con domande sulle condizioni di salute sia al check-in sia all’arrivo (dove non sarà consentito il passaggio tramite gli smart-gate) e termo-scansione della temperatura. Le Autorità locali negano inoltre l’ingresso a chiunque abbia soggiornato in Cina, in Iran o Corea del Sud o vi sia transitato nei 14 giorni precedenti. Fanno eccezione i cittadini australiani, i residenti permanenti e i familiari prossimi di cittadini australiani, compresi coniugi, minori e tutori legali. Sono previste altre specifiche eccezioni, per le quali si invita a consultare il sito https://www.abf.gov.au/news-media/archive/article?itemId=354 .

Austria: Le autorità locali hanno disposto che, i passeggeri in arrivo su voli provenienti dalla Lombardia, dalla Cina, dall’Iran e dalla Corea del Sud saranno sottoposti a controlli sanitari all’arrivo. I controlli consistono nella misurazione della temperatura dei passeggeri all’interno dell’aeromobile, subito prima dello sbarco. Nel caso in cui venga rilevato un passeggero con febbre, quest’ultimo sarà sottoposto ad un’intervista con un medico della durata di 15-20 minuti. Sulla base dei risultati di questo colloquio, il passeggero potrà eventualmente essere condotto in ospedale per effettuare dei test che necessiteranno di un lasso di tempo tra le due e le quattro ore. Le compagnie aeree dovranno inoltre raccogliere e consegnare alle autorità competenti i dati dei passeggeri.

Azerbaijan: le autorità azere hanno decretato la chiusura di tutte le scuole (materna, elementare, superiore) e di tutte le università, dal 3 al 10 marzo. E’ stato inoltre chiuso temporaneamente il confine terrestre con l’Iran e sono stati sospesi i collegamenti aerei con quest’ultimo Paese. Sono stati altresì sospesi i voli diretti bisettimanali su Milano operati dalla Azerbaijan Airlines. La Turchia ha disposto la sospensione del traffico aereo con l’Italia. Chi avesse acquistato un biglietto per l’Azerbaigian che prevede uno scalo negli aeroporti della Turchia deve verificare direttamente con la compagnia aerea la sussistenza del volo e la possibilità di imbarco. Altre compagnie aeree potrebbero ridurre la frequenza dei collegamenti aerei tra Italia e Azerbaigian. Si raccomanda di verificare l’operatività del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento, prima di recarsi in aeroporto.

Bahamas: le autorità locali hanno disposto il divieto di ingresso alle Bahamas per tutti i passeggeri, sia di linee aeree che di crociera, non residenti, che abbiano visitato negli ultimi 20 giorni Paesi ad alto rischio, quali Italia, Cina, Iran o Corea del Sud. I cittadini e i residenti delle Bahamas di ritorno dai suddetti Paesi saranno soggetti a quarantena per un massimo di 14 giorni. I non-residenti provenienti da detti Paesi che sono già in viaggio per le Bahamas saranno soggetti allo stesso protocollo previsto per i cittadini e i residenti.

Bahrein: le autorità aeroportuali del Bahrein hanno imposto restrizioni per i viaggiatori provenienti, a partire dal 22 febbraio, provenienti da: Cina, Malesia, Singapore, Tailandia, Corea del Sud e Iran. A partire dal 26 febbraio sono state introdotte nuove misure di contenimento: chiusura di tutte le scuole pubbliche e private per un periodo di 2 settimane; divieto di viaggi con destinazione Iran; divieto di vendita voli/pacchetti viaggio verso l’Iran per tutte le agenzie turistiche presenti sul territorio. Le autorità aeroportuali, dal 27 febbraio, avrebbero inserito l’Italia oltre al Giappone e all’Iraq nell’elenco dei Paesi per i quali è previsto il divieto di ingresso per i viaggiatori sprovvisti di permesso di residenza. In particolare, si distinguerebbe tra turisti provenienti dall’Italia (divieto di ingresso) e viaggiatori provenienti dall’ Italia con permesso di residenza in Bahrein. Questi ultimi sarebbero distinti a loro volta tra sintomatici (per i quali le autorità disporranno l’isolamento ospedaliero di 14 giorni per i necessari accertamenti) e asintomatici (per i quali le autorità disporranno l’obbligo di auto-isolarsi per 14 giorni, con monitoraggio da parte delle autorità sanitarie locali). Qualora i viaggiatori provenienti dall’Italia con permesso di residenza in Bahrein e in auto-isolamento dovessero risultare positivi al coronavirus, verranno trasferiti in isolamento nelle strutture sanitarie identificate dalle autorità locali. Prima della partenza, si consiglia a tutti i viaggiatori di riconfermare lo stato dei propri voli con le proprie compagnie aeree prima dell’orario di partenza. I passeggeri possono anche contattare il call center BIA al numero 80007777 o il numero internazionale 80114444 per verificare lo stato dei loro voli. Si consiglia inoltre di consultare le ordinanze rilasciate dal Ministero della Salute del Bahrein (https://www.moh.gov.bh/HealthInfo/NovelCorona ), nonché il sito dell’Agenzia di stampa ufficiale (https://www.bna.bh/en/ ). Le Autorità locali potrebbero introdurre ulteriori restrizioni di viaggio con scarso o nessun preavviso.

Bangladesh: le Autorità del Bangladesh hanno introdotto il controllo della temperatura per tutti i viaggiatori in arrivo nel Paese (aeroporti, porti e frontiere terrestri). All’arrivo nel paese, i viaggiatori provenienti dall’Italia dovranno compilare una dichiarazione relativa al proprio stato di salute e ai propri contatti nel Paese (numero di telefono, indirizzo, durata del soggiorno), da consegnare agli ufficiali di frontiera. In presenza di sintomi compatibili con COVID-19 all’arrivo in Bangladesh, i viaggiatori saranno indirizzati presso le strutture ospedaliere designate. In assenza di sintomi, è comunque prevista una quarantena domiciliare obbligatoria di 14 giorni. E’ stato inoltre sospeso il rilascio del visto di ingresso in aeroporto per i cittadini cinesi, che ora possono ottenerlo solo previa presentazione di un certificato medico che attesti che non abbiano contratto il virus. Misure analoghe potrebbero essere adottate anche nei confronti dei viaggiatori provenienti dall’Italia.

Benin: le Autorità beninesi hanno disposto l’obbligo di quarantena al momento dell’ingresso nel territorio del Benin per tutti i cittadini stranieri e beninesi provenienti da Paesi con casi di contagio, inclusa l’Italia. All’arrivo presso l’aeroporto internazionale di Cotonou vige l’obbligo di chiamare uno dei seguenti numeri verdi: 95 36 11 07 -51 02 00 – 51 04 00 00 e di mettersi immediatamente in auto-isolamento a domicilio e senza alcun contatto esterno per 14 giorni.

Bielorussia: le Autorità sanitarie bielorusse hanno introdotto protocolli sanitari specifici per i passeggeri in arrivo dall’Italia, Corea del Sud, Cina e Iran, per tutti i passeggeri che nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese abbiamo soggiornato nei predetti quattro Paesi e per tutti i passeggeri aventi cittadinanza italiana, sudcoreana, cinese o iraniana, da qualunque aeroporto arrivino. Al loro arrivo all’Aeroporto Internazionale di Minsk, i passeggeri delle categorie sopraindicate sono sottoposti al controllo della temperatura corporea ed al test del tampone faringeo al fine di verificare l’eventuale infezione da coronavirus. Attraverso un apposito formulario vengono inoltre acquisiti i recapiti degli interessati per sottoporli a regolari controlli medici nei giorni successivi. Solo nel caso di esito positivo del test, è prevista l’ospedalizzazione in strutture sanitarie locali in regime di quarantena.

Botswana: tutti i passeggeri in arrivo in Botswana vengono sottoposti al controllo termico/sanitario. I casi sospetti (esempio temperatura e/o altri sintomi influenzali) vengono messi in isolamento in una clinica e sottoposti ad ulteriori test. Tali test vengono inviati in Sud Africa ed il paziente rimane in isolamento fino all’arrivo del responso (3-4 giorni circa). In caso di responso negativo, il viaggiatore verrà dimesso.

Brasile: l’Anvisa (Agenzia nazionale di vigilanza sanitaria del Ministero della salute brasiliano) ha adottato una procedura di controllo sui voli in arrivo presso l’Aeroporto internazionale di San Paolo, che prevede la salita a bordo di alcuni ispettori dell’agenzia, la formulazione di una serie di domande a fini di sanità pubblica, in particolare all’equipaggio, e la lettura, da parte del personale di bordo ai passeggeri, prima dello sbarco, di un messaggio informativo che richiama misure preventive per evitare la trasmissione della malattia e la necessità di rivolgersi ad un medico nel caso in cui si registrino sintomi quali febbre, tosse o difficoltà respiratori. La compagnia aerea LATAM Airlines ha sospeso i voli diretti San Paolo-Milano, per ragioni commerciali (forte riduzione della domanda sulla tratta) dovute all’emergenza sanitaria in corso. La compagnia garantisce il rimborso completo del costo dei biglietti già emessi, assicurando anche il trasferimento da Milano a San Paolo con il ricorso ad altre tratte, per quanti non intendano riprogrammare il volo. Poiché altre compagnie aeree potrebbero annunciare la riduzione o sospensione di altre tratte, si raccomanda di verificare sempre con compagnia aerea di riferimento l’operatività del volo.

Bulgaria: le autorità locali hanno rafforzato i controlli sanitari all’Aeroporto di Sofia (Terminal 1 e 2) nonché ai principali aeroporti di transito di Varna, Burgas e Plovdiv, nei confronti di tutti i passeggeri in arrivo, con particolare attenzione a quelli provenienti dalla Cina continentale e dall’Italia. A tutti i passeggeri provenienti da tutte le Regioni italiane (sintomatici ed asintomatici) è richiesta all’arrivo la compilazione di un questionario, in presenza di un ispettore sanitario, dichiarando le proprie generalità e se si avvertono dei sintomi. Tutti i passeggeri vengono invitati ad osservare una quarantena al proprio domicilio nel Paese. Diverse Università, scuole e datori di lavoro privati richiedono a coloro che abbiano recentemente fatto rientro dall’Italia di osservare un periodo di quarantena domiciliare. Tutti i passeggeri in arrivo dalla Cina vengono sottoposti a misurazione della temperatura e devono compilare un formulario per la raccolta dei dati. Tutti i passeggeri vengono poi invitati ad osservare una quarantena al proprio domicilio nel Paese. Per i passeggeri provenienti dalla Cina che presenteranno alcuni sintomi (ad esempio temperatura corporea superiore a 37 gradi), le autorità locali disporranno la quarantena ospedaliera. In caso di febbre alta o tosse, verificatesi successivamente all’ingresso nel Paese, si dovrà contattare il numero di emergenza 112 o un medico di base. Le autorità locali raccomandano di non recarsi direttamente all’ospedale senza aver prima preso contatto con il medico. Per tutti i passeggeri in arrivo in Bulgaria che presentassero temperatura corporea superiore ai 37 gradi è prevista una consultazione nella struttura sanitaria specializzata istituita in Aeroporto. La compagnia Air Bulgaria ha comunicato la cancellazione dei voli da e per Milano fino al 27 marzo.

Capo Verde: le autorità locali hanno deciso la sospensione temporanea dei voli charter diretti tra l’Italia e Capo Verde.

Ciad: le Autorità del Ciad hanno disposto, per i viaggiatori provenienti dalla Cina, Corea del Sud ed Italia, una quarantena obbligatoria di 14 giorni presso una struttura sanitaria locale. In alternativa gli stessi viaggiatori potranno optare, a proprie spese, per una quarantena presso un albergo locale. Si ricorda che i viaggi non necessari in Ciad sono sconsigliati.

Cile: le autorità locali hanno disposto che, dal 28 febbraio, sia obbligatorio per tutti i passeggeri in ingresso in Cile via aerea sottoscrivere una dichiarazione giurata sullo storico dei viaggi effettuati nell’ultimo mese. Il Ministero della Salute ha inoltre deciso che dal 2 marzo verrà rafforzato il dispositivo di controlli sanitari in aeroporto. Le persone provenienti da Paesi con alta circolazione del virus, in particolare Italia, Corea del Sud, Giappone e Cina, verranno pertanto separate dal restante flusso di passeggeri in arrivo, intervistate, eventualmente sottoposte ad esami clinici direttamente nel laboratorio di analisi presente in aeroporto. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, consultare il sito del locale Ministero della Salute: https://www.minsal.cl/ministerio-de-salud-anuncia-nuevas- medidas-para-detectar-casos-de-covid-19/  e il sito dell’aeroporto internazionale Nuevo Pudahuel: https://www.nuevopudahuel.cl/ .

Cipro: il Ministero della Salute cipriota ha rafforzato ulteriormente le misure di controllo sui viaggiatori in arrivo negli aeroporti di Larnaca e Paphos. A tutte le persone che hanno soggiornato nei 14 giorni precedenti al viaggio nelle regioni italiane del Nord Italia, e più specificatamente nelle aree situate a nord di Pisa, Firenze e Rimini si raccomanda di rimanere al chiuso, evitare spostamenti e monitorare il proprio stato di salute e contattare il numero di emergenza 1420 in caso di sintomi di infezione respiratoria nei 14 giorni successivi all’arrivo nel Paese. In caso di sintomi già rilevabili in aeroporto e/o di contatti dichiarati con portatori di virus, i viaggiatori potrebbero essere trasferiti in apposita struttura medica esterna per ulteriori accertamenti. Tali viaggiatori, così come quelli provenienti dalla Cina, Giappone, Corea del Sud, Iran, Singapore e Hong Kong, dovranno compilare all’arrivo negli aeroporti sopra indicati, un foglio informativo e saranno sottoposti ad un controllo medico non invasivo.

Colombia: le Autorità colombiane hanno disposto controlli all’ingresso in Colombia per i viaggiatori che provengano o che abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, oltre che in Cina, anche nei seguenti Paesi: Giappone, Corea del Sud, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Malesia, Thailandia e Italia. Maggiori informazioni sono reperibili nel sito della Migraciòn Colombia (https://migracioncolombia.gov.co/noticias/251-febrero-2020/7-nuevos-paises-se-suman-a-china-en-la-lista-de-controles-focalizados-por-parte-de-migracion-colombia-para-mitigar-una-posible-llegada-del-coronavirus-al-pais ). Tutti i viaggiatori internazionali verranno sottoposti a una serie di domande per verificare se sono stati nei Paesi interessati dal virus negli ultimi 14 giorni. In caso positivo, i viaggiatori verranno esaminati in frontiera dalle autorità sanitarie locali che potranno, ove siano riscontrati sintomi compatibili con COVID-19, disporne il trasferimento presso un centro ospedaliero per ulteriori accertamenti. Per tutti coloro che avessero intenzione di effettuare prossimamente un viaggio in Colombia, si consiglia di consultare anche il sito del Ministero della Salute colombiano (https://www.minsalud.gov.co ) e quello di Migración Colombia (https://www.migracioncolombia.gov.co/ ).

Congo: le autorità locali hanno disposto che tutti i viaggiatori provenienti da Italia, Francia, Cina, Corea del Sud o Iran devono essere sottoposti a quarantena in struttura indicata dalle stesse autorità locali. Si raccomanda di monitorare questo sito web www.viaggiaresicuri.it per aggiornamenti.

Corea del Sud: si raccomanda di evitare viaggi e spostamenti non necessari nella provincia di Nord Gyeongsang e, in particolare, nelle città di Daegu e Cheongdo, in ragione dell’incremento dei casi di contagio registratosi in queste aree. A coloro che si trovassero già in quelle città, si raccomanda di seguire le indicazioni delle autorità locali. Al fine di evitare la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus) in Corea del Sud, le autorità locali hanno disposto che dal 4 febbraio, a qualsiasi cittadino straniero che sia stato nella provincia cinese dell’Hubei nei 14 giorni precedenti la data di arrivo in Corea del Sud (direttamente dalla Cina o da Paese terzo), verrà negato l’ingresso sul territorio nazionale sudcoreano. Saranno adottate inoltre separate procedure di ammissione sul territorio nazionale per ogni viaggiatore in provenienza dalla Cina continentale e dalle Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, che comprendono un ingresso riservato negli aeroporti e nei porti, la verifica del luogo di permanenza in Corea del Sud e periodiche auto-diagnosi attraverso una applicazione per cellulari per la durata di 14 giorni dall’ingresso in Corea del Sud. Inoltre, per ragioni commerciali connesse alla riduzione della domanda di biglietti per le tratte di volo tra Italia e Corea del Sud, alcune compagnie aeree (Alitalia, Korean Air, Asiana) hanno annunciato la sospensione di alcuni voli diretti tra i due Paesi. Si raccomanda di verificare direttamente con la compagnia aerea di riferimento l’operatività del proprio volo.

Costa d’Avorio:  le autorità locali hanno intensificato i controlli aeroportuali per tutti i passeggeri in arrivo (scanner termici e incremento del personale sanitario aeroportuale). In caso di sintomi compatibili con COVID-19, le autorità locali potranno disporre, a scopo precauzionale, l’isolamento. E’ stata inoltre riattivata una cellula di isolamento dotata di unità di intervento attiva h24.

Croazia: le autorità sanitarie locali hanno adottato specifiche misure di controllo nei confronti delle persone provenienti dall’Italia al confine terrestre con la Slovenia, laddove sono stati predisposti container ad hoc adibiti a unità epidemiologiche mobili. In particolare, tutte le persone provenienti dall’Italia verranno sottoposte a verifiche relative a località di origine, località di destinazione e durata della permanenza in Croazia. Le persone provenienti dalle quattro regioni italiane considerate a rischio (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto) saranno sottoposte a controlli sanitari. Le persone che presentino sintomi da stato influenzale (febbre, tosse ecc.) verranno poste in immediato stato di isolamento nei reparti di infettivologia costituiti ad hoc presso gli ospedali croati. Le persone che risulteranno prive di sintomi influenzali verranno ammesse nel Paese ma saranno sottoposte per 14 giorni ad obbligo quotidiano di verifica del proprio stato di salute da parte delle autorità sanitarie locali e dovranno comunicare i propri spostamenti. Alle persone risultanti prive di sintomi che intendano effettuare l’ingresso e l’uscita dal Paese nella stessa giornata saranno garantiti l’accesso e la circolazione nel Paese senza ulteriori controlli sanitari per il giorno in considerazione.

Cuba: le Autorità aeroportuali cubane hanno predisposto un protocollo sanitario per i passeggeri provenienti dall’Italia. Al loro arrivo in aeroporto, i viaggiatori sono sottoposti a un controllo della temperatura corporea a distanza, mediante scanner di temperatura. Ulteriori informazioni sulle condizioni dei passeggeri in arrivo posso essere acquisite dalle Autorità aeroportuali mediante domande mirate o colloqui, nonché sulla base di dichiarazioni spontanee degli interessati. Qualora sia individuato anche solo uno dei sintomi tipici del COVID-19 (ad es. febbre, catarro o tosse), il passeggero verrà trasferito direttamente in un centro specializzato, per ulteriori accertamenti. Ove il viaggiatore non manifesti sintomi, potrà accedere al territorio nazionale e proseguire secondo il proprio itinerario di viaggio. A discrezione delle Autorità cubane, il viaggiatore proveniente dall’Italia potrà comunque essere sottoposto per due settimane a un regime non invasivo di vigilanza e controllo. Per ulteriori informazioni si rimanda al sito dell’Ambasciata d’Italia a L’Avana www.amblavana.esteri.it

Danimarca: la compagnia area SAS ha annunciato la sospensione di tutti i voli per la Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong. Sono possibili modifiche o cancellazioni di voli dalla Danimarca all’Italia. Si raccomanda di effettuare verifiche dirette con la compagnia aerea di riferimento.

Ecuador: Il Ministero della Salute dell’Ecuador ha stabilito che tutti i viaggiatori provenienti da Italia, Cina, Corea del Sud e Iran, al loro ingresso in Ecuador dovranno compilare un’autodichiarazione sul proprio stato di salute. Saranno quindi esaminati nel luogo di arrivo e, se a giudizio del personale sanitario non presenteranno sintomi di infezioni respiratorie in corso, saranno lasciati passare. In caso contrario, saranno avviati agli ospedali appositamente individuati. Per quanto riguarda le Isole Galapagos, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19, le autorità locali hanno vietato l’accesso all’arcipelago a chiunque abbia visitato Italia, Cina, Iran o Corea del Sud, nei 30 giorni precedenti il tentativo di ingresso nelle isole…

Egitto: le Autorità egiziane hanno disposto l’introduzione di controlli medici per tutti i passeggeri in arrivo dalla Cina (Cina continentale, Regioni Amministrative di Macao e Hong Kong), Taiwan, Tailandia, Giappone, Malesia, Vietnam, Corea del Sud e Singapore e anche per tutti i passeggeri provenienti dall’Italia. I controlli medici si sostanziano nella rilevazione della temperatura corporea e, nel caso in cui il paziente presenti febbre alta, nel ricovero urgente in ospedale e successivo isolamento. E’ inoltre richiesta la compilazione di un tesserino con i dati del passeggero e i recapiti di residenza in Egitto. La compagnia di bandiera egiziana Egyptair ha inoltre sospeso i voli da/per la Cina sino al 12 marzo. Si consiglia di contattare la Compagnia aerea, prima di mettersi in viaggio.

El Salvador: le autorità di El Salvador hanno vietato l’ingresso nel Paese a chiunque provenga dalla Corea del Sud e dall’Italia. I cittadini salvadoregni in rientro da questi Paesi dovranno sottoporsi ad un periodo di quarantena di 15 giorni.

Emirati Arabi Uniti: le Autorità degli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato, a partire dal 5 febbraio 2020, la sospensione di tutti i voli aventi come provenienza o destinazione la Cina, ad eccezione dell’aeroporto di Pechino. Sono escluse da questo provvedimento di sospensione anche le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti degli EAU vengono sottoposti al rilevamento della temperatura corporea. Limitatamente all’aeroporto di Dubai, ai passeggeri in arrivo da paesi in cui sono stati registrati casi di contagio da COVID-19 (tra cui l’Italia) viene anche effettuato il test con tamponi. Tale ultimo provvedimento non si applica ai passeggeri in transito. Qualora, una volta nel Paese, ci si rechi in ospedale per sintomi compatibili con il COVID-19 e si provenga da un Paese in cui sono stati registrati casi di contagio da COVID-19 le autorità sanitarie locali potranno predisporre delle misure di quarantena. Anche alla luce di possibili repentini aggiornamenti delle disposizioni in vigore, si raccomanda di consultare previamente la compagnia aerea e, nel caso di voli indiretti dall’Italia per gli Emirati Arabi Uniti, di verificare anche le disposizioni in vigore nei Paesi di transito.

Eritrea: le autorità locali hanno annunciato che, a partire dal 27 febbraio, i viaggiatori provenienti da Paesi in cui sono stati registrati casi di contagio da COVID-19, ivi compresa l’Italia, saranno posti in stato di quarantena, per una durata di 14 giorni, presso un’apposita struttura ospedaliera denominata ‘Villaggio Community Hospital’ ubicata alla periferia di Asmara.

Estonia: le autorità estoni raccomandano alle persone che abbiano viaggiato in Cina o nelle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, di prestare particolare attenzione all’eventuale insorgenza di sintomi compatibili con il COVID-19 nei 14 giorni successivi all’arrivo in Estonia. Le autorità estoni consigliano a questa categoria di persone di lavorare e studiare da casa, ove possibile, nelle due settimane successive al rientro in Estonia. Nel caso in cui si sviluppino sintomi, l’Ufficio Sanitario Terviseamet suggerisce di prendere contatto con personale sanitario.

Federazione Russa: le autorità russe hanno adottato misure stringenti. A decorrere dal 5 marzo, le Autorita’ della Citta’ di Mosca hanno imposto l’obbligo di autoisolamento di 14 giorni per tutti i viaggiatori in arrivo da Italia, Cina, Corea del Sud, Iran, Germania, Francia e Spagna. Alla luce di ciò e della possibile applicazione di misure analoghe nelle altre città del Paese, si invitano i viaggiatori a valutare l’effettiva necessità di recarsi nella Federazione Russa in questa fase, soprattutto se non si è già residenti nel Paese o comunque se non si ha la possibilità di trascorrere l’intero periodo di quarantena presso il proprio alloggio. Le Autorità russe effettuano controlli sul rispetto di tale obbligo e hanno sottolineato sui mezzi di informazione che sono previste pene detentive per chi non osservi l’obbligo di autoisolamento. In raccordo con l’obbligo di autoisolamento, controlli sanitari (misurazione della temperatura e tampone) su viaggiatori provenienti dall’Italia possono essere effettuati anche una volta giunti presso la struttura alberghiera di destinazione o presso le loro abitazioni in Russia. I viaggiatori che presentino anche solo leggeri sintomi influenzali o da raffreddore/tosse, o con poche linee di febbre vengono trattenuti in osservazione presso l’aeroporto stesso, con difficoltà di comunicare con l’esterno. I viaggiatori così identificati in aeroporto vengono poi trasferiti nella maggior parte dei casi, per successivi accertamenti presso le strutture pubbliche specializzate in malattie infettive, dove è previsto un periodo di osservazione di qualche giorno ed eventualmente una quarantena di 14 giorni. Alla luce della possibilità di essere oggetto delle misure sopra descritte da parte delle autorità russe, si raccomanda di evitare di recarsi nella Federazione Russa se si presentano sintomi anche molto lievi di raffreddore, tosse, febbre o influenza.A fine gennaio è stata chiusa la frontiera terrestre con la Cina e interrotto il trasporto ferroviario di passeggeri tra i due Paesi, nonché tra Russia e Corea del Nord. Dal 28 gennaio è stato vietato l’ingresso ai gruppi turistici provenienti dalla Cina e dal 19 febbraio il divieto è stato esteso a tutti i cittadini cinesi in arrivo in Russia. Tutti i passeggeri dei voli in arrivo direttamente dall’Italia, dalla Cina, dalla Corea del Sud o dall’Iran in qualsiasi aeroporto russo sono sottoposti a controlli della temperatura. In alcuni scali ciò avviene sia a bordo degli aeromobile, sia all’interno dei Terminal. Le decisioni delle autorità sanitarie presso gli aeroporti sono improntate alla massima sicurezza. In particolare per l’aeroporto di Mosca-Sheremetyevo (SVO) si segnala che tutti i voli in da/per l’Italia sono attualmente concentrati al Terminal F al pari dei voli da/per Cina, Iran e Corea del Sud. Infine, si segnalano casi di controlli a campione effettuati nelle stazioni e sui treni della metropolitana. Per eventuali emergenze è possibile contattare il Consolato Generale a Mosca al numero +79060382441 o il Consolato Generale a San Pietroburgo al numero +79219365191. L’Ambasciata d’Italia a Mosca è contattabile al numero sempre attivo +79150902671.

Figi: il governo delle Figi ha adottato una nuova serie di misure. Alla chiusura delle frontiere per tutti i visitatori provenienti dalla Cina continentale e al divieto per gli stessi viaggiatori di imbarco sui voli diretti alle Figi, si aggiunge, a partire dal 28 febbraio, il diniego di accesso per tutti i cittadini stranieri che nei 14 giorni precedenti l’arrivo siano stati in Italia, Iran o nella in Corea del Sud (contea di Cheongdo e città di Daegu). Inoltre, sempre dal 28 febbraio, tutte le navi da crociera che entrano nelle acque delle Figi saranno tenute ad effettuare il primo ormeggio nei porti di Suva o Lautoka, dove tutti i passeggeri a bordo saranno sottoposti ai controlli medici e alla verifica sui soggiorni precedenti il viaggio.

Filippine: il Presidente Duterte ha emanato una direttiva che vieta l’ingresso sul territorio filippino di tutti i cittadini stranieri provenienti dalla Cina, incluse le Regioni Amministrative Speciali (RAS) di Hong Kong e Macao, nonché di tutti quelli che hanno visitato tali territori nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese. Sono esclusi dal divieto i titolari di un permesso di soggiorno (“permanent resident visa”) nelle Filippine ed i coniugi e figli di cittadini filippini, che dovranno tuttavia sottoporsi all’arrivo ad una quarantena di 14 giorni. All’emanazione della direttiva è seguita la cancellazione, da parte delle compagnie aeree che operano nelle Filippine, di tutti i voli verso la Cina. Per quanto riguarda i viaggi verso le RAS di Hong Kong e Macao, sono permessi i viaggi dalle Filippine ai soli residenti permanenti nelle RAS. A seguito del rapido aumento dei casi di infezione da coronavirus in Corea del Sud, e’ stato disposto il divieto di ingresso sul territorio filippino di tutti i viaggiatori provenienti dalla provincia sudcoreana di Gyeongsang Nord, ad esclusione dei cittadini filippini (inclusi coniugi e figli anche se stranieri) e dei titolari di un permesso di soggiorno (“permanent resident visa”) nelle Filippine, che dovranno tuttavia sottoporsi all’arrivo ad una quarantena di 14 giorni presso le loro abitazioni (se privi di sintomi). Per informazioni sul proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, si raccomanda di contattare direttamente la compagnia aerea o agenzia viaggi di riferimento.

Finlandia: La compagnia aerea nazionale Finnair ha annunciato la cancellazione dei voli diretti Helsinki-Milano (e viceversa) tra il 9 marzo e il 7 aprile. Inoltre, dal 4 all’8 marzo, sulla rotta Helsinki-Milano sarà garantito un collegamento giornaliero, invece dei previsti due. Si raccomanda di verificare direttamente con la compagnia aerea l’operatività del proprio volo.

Francia: le autorità francesi raccomandano l’adozione di una serie di misure di prevenzione quali monitorare la temperatura, ridurre le attività non essenziali (quali cinema, ristorante, feste) e la frequentazione di luoghi dove si può venire in contatto con categorie sensibili (malati ospedalieri, donne in stato di gravidanza, persone anziane), lavarsi le mani regolarmente. Per il momento, i viaggiatori in arrivo in Francia dall’Italia non sono oggetto di nessun provvedimento particolare. In caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie, si raccomanda di contattare il centro SAMU (Tel. 15 numero gratuito), segnalando la propria storia di viaggio e di non recarsi direttamente dal medico o al pronto soccorso. Qualora venga rilevato un contagio, le persone che convivono con la persona contagiata dovranno osservare una quarantena domiciliare per 14 giorni. Tali misure, rivolte ai cittadini francesi, possono essere estese anche ai cittadini italiani e a chiunque provenga dalle regioni della Lombardia e del Veneto. Queste indicazioni potrebbero variare con scarso o nessun preavviso, si raccomanda pertanto monitorare il la pagina di informazione ufficiale del Governo francese https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus

Gabon: le Autorità del Gabon hanno disposto, a partire dall’8 febbraio e fino a nuovo avviso, il divieto d’ingresso nel proprio territorio per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina. Le autorità del Gabon potrebbero adottare, con scarso o nessun preavviso, ulteriori misure restrittive (dalla quarantena obbligatoria in strutture sanitarie locali al respingimento in frontiera) anche nei confronti di viaggiatori provenienti dall’Italia.

Georgia: il Governo della Georgia ha attuato stringenti misure di prevenzione. Sono previsti termo-screening e analisi epidemiologiche per coloro che arrivano dalla Repubblica Popolare Cinese; Protocolli sanitari analoghi (a partire dal termo-screening) vengono applicati sistematicamente dalle autorità locali per i viaggiatori provenienti dall’Italia o che hanno visitato l’Italia negli ultimi 21 giorni, con una possibilità di diniego di ingresso o accertamenti sanitari, inclusa la quarantena, anche in assenza di sintomi ritenuti sospetti, in base alla valutazione delle autorità. Analoghe misure si applicano ai viaggiatori provenienti, oltre che dalla Cina, da Corea del Sud e Giappone, che siano stati in tali Paesi negli ultimi 21 giorni, e chiunque sia stato in Iran negli ultimi 14 giorni. In aggiunta al blocco dei voli diretti con la Cina e con l’Iran, dal 9 marzo al 4 aprile 2020 la compagnia aerea Ryanair a Tbilisi ha deciso la sospensione dei voli con l’Italia (tratte Orio al Serio – Tbilisi e Bologna – Kutaisi). Non risultano, allo stato, ulteriori riduzioni per l’altra compagnia che opera voli diretti (Wizzair) La Turchia ha disposto la sospensione del traffico aereo con l’Italia. Chi avesse acquistato un biglietto per la Georgia che prevede uno scalo negli aeroporti della Turchia deve verificare direttamente con la compagnia aerea la sussistenza del volo e la possibilità di imbarco. Si raccomanda di verificare l’operatività del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento, prima di recarsi in aeroporto.

Germania: le autorità tedesche invitano tutti coloro che sono nel paese e che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con persone di cui sia provata l’infezione da coronavirus a prendere immediatamente contatto telefonico con le competenti autorità sanitarie, indipendentemente dall’insorgenza di sintomi. Coloro che nello stesso periodo abbiano viaggiato nelle aree considerate a rischio (le Regioni Lombardia, Emilia Romagna e il Comune di Vo Euganeo e la Provincia Autonoma di Bolzano) sono invitati a rimanere precauzionalmente presso il proprio domicilio e ad evitare i contatti non necessari con altre persone. Le stesse Autorità sanitarie tedesche sottolineano che si tratta di raccomandazioni non vincolanti e di un autoisolamento volontario. Nel caso compaiano sintomi acuti respiratori, tali soggetti sono invitati a contattare telefonicamente le autorità sanitarie locali. Non esiste alcun divieto di ingresso, ma risulta che diverse compagnie aeree abbiano cancellato voli da e per il Nord Italia, a causa della carenza di passeggeri. Si raccomanda pertanto di verificare sempre con la propria compagnia aerea, prima di recarsi in aeroporto, l’effettiva operatività del volo. Infine, le persone che abbiano viaggiato in aree diverse da quelle definite a rischio, ma nelle quali si sono registrati contagi da Coronavirus, sono invitate a rivolgersi telefonicamente ad un medico (segnalando il viaggio effettuato) soltanto nel caso abbiano sviluppato sintomi da Covid-19 entro 14 giorni dall’ingresso in Germania. Le autorità tedesche hanno annunciato inoltre che i viaggiatori provenienti dalla Cina, dalla Corea del Sud, dal Giappone, dall’Iran e dall’Italia settentrionale saranno tenuti a comunicare i loro dati e gli spostamenti effettuati attraverso un’apposita carta di sbarco (Aussteigerkarte), in modo da poter essere contattati rapidamente in caso di necessità. Il sistema è stato esteso anche a chi provenga dal Nord Italia (come da altre regioni classificate a rischio) in treno o autobus e risulta già in atto per la compagnie di navigazione.

Giamaica: Le autorità della Giamaica, dal 27 febbraio, hanno esteso le misure precauzionali già adottate per prevenire la diffusione del coronavirus. In particolare: tutti i giamaicani che hanno visitato l’Italia, la Corea del Sud, l’Iran e Singapore negli ultimi 14 giorni saranno soggetti a una valutazione sanitaria e alla quarantena; i viaggiatori di qualunque nazionalità che hanno soggiornato in Italia, Corea del Sud, Iran e Singapore negli ultimi 14 giorni e che non sono residenti in Giamaica o coniugati con cittadini giamaicani non potranno sbarcare in nessuno dei varchi di ingresso del Paese; i non giamaicani residenti permanenti che hanno visitato l’Italia, la Corea del Sud, l’Iran e Singapore negli ultimi 14 giorni saranno soggetti a una valutazione sanitaria e alla quarantena; le persone che hanno visitato l’Italia, la Corea del Sud, l’Iran e Singapore entrate nel paese e valutate dal Ministero della Salute e del Benessere come ad alto rischio saranno messe in quarantena nelle apposite strutture governative; coloro che saranno valutati dal Ministero della Salute e del Benessere come a basso rischio saranno messi in quarantena a casa, sotto la supervisione del Dipartimento della Sanità; le persone di ritorno dall’Italia, dalla Corea del Sud, dall’Iran e da Singapore che mostrano qualsiasi sintomo di COVID-19, saranno poste in isolamento immediato in una struttura sanitaria. In base a tale provvedimento, sono stati cancellati i voli charter in arrivo e in partenza da/per la Giamaica a partire da quelli in programma venerdi’ 28 febbraio e sabato 29 febbraio 2020. Il comunicato delle autorità locali è reperibile al link: https://www.moh.gov.jm/expanded-travel-restrictions/ Infine, i viaggiatori stranieri provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese saranno sottoposti ad un regime di quarantena di 14 giorni mentre le persone che presenteranno sintomi di infezione respiratoria saranno posti in isolamento.

Giappone: sono state adottate una serie di misure di contenimento e prevenzione, dal divieto di ingresso per alcune categorie di viaggiatori (cittadini stranieri che sono stati nelle province cinesi di Hubei e Zhejiang o nella città di Daegu e nella contea di Cheongdo in Corea del Sud), all’anticipazione della chiusura delle scuole per le vacanze di primavera, fino alla sospensione di alcuni eventi pubblici, per ridurre le occasioni di assembramento. Per tutte le informazioni in merito, si raccomanda di consultare la sezione “Situazione Sanitaria- Malattie Presenti” al link: http://www.viaggiaresicuri.it/country/JPN .

Gibuti: le autorità locali hanno attivato lo screening sanitario per la rilevazione della temperatura corporea di tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto internazionale di Gibuti, con controlli addizionali per i passeggeri provenienti dalla Cina. In caso di sospetto contagio, i cittadini stranieri potrebbero essere collocati in quarantena (la cui durata è stabilita caso per caso in base alla diagnosi), con conseguente difficoltà a lasciare il Paese. La Turchia ha sospeso i collegamenti tra Gibuti e Istanbul. Altre compagnie aeree potrebbero modificare il proprio operativo voli. Si raccomanda di rivolgersi direttamente alla propria compagnia aerea di riferimento per maggiori informazioni.

Giordania: la Giordania ha adottato misure preventive e di monitoraggio. Il Governo ha vietato l’ingresso di tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia, salvo i cittadini giordani. Ai viaggiatori provenienti da altri Paesi ma che abbiano viaggiato in Italia, Cina, Corea del Sud e Iran nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Giordania sarà negato il visto d’ingresso. I viaggiatori in arrivo nel Paese saranno sottoposti a monitoraggio della temperatura corporea e coloro che risulteranno con sintomi riconducibili al virus (febbre) saranno sottoposti a quarantena obbligatoria di 14 giorni presso strutture dedicate. La compagnia aerea Royal Jordanian ha sospeso i collegamenti diretti con l’Italia fino al prossimo 31 marzo mentre la Easyjet fino a data da destinarsi. La compagnia aerea Ryanair ha confermato la cancellazione dei voli dal 12 marzo al 4 aprile p.v. . Il Ministero della Salute Giordano ha attivato i seguenti numeri utili: 065004545 e 0778410186.

Grecia: il 25 febbraio 2020 è stato emesso un provvedimento legislativo che conferisce al Governo la facoltà di prevedere ed introdurre, in caso di necessità, opportuni controlli sanitari per i cittadini in arrivo da zone ad alta diffusione del Covid-19 e per tutte le persone per le quali sussistano ragionevoli sospetti che possano trasmettere la malattia direttamente o indirettamente. Per i casi sospetti sarà previsto l’isolamento e il trasferimento in una struttura ospedaliera designata dal Ministero della Salute greco. All’adozione del provvedimento non e’ seguita, finora, la concreta adozione di tali misure per i viaggiatori in arrivo dall’Italia. Alla luce della fluidita’ della situazione, in continua evoluzione, si raccomanda ai connazionali che intendono recarsi in Grecia o che gia’ si trovano nel Paese di monitorare con attenzione le indicazioni delle Autorita’ locali, di attenersi scrupolosamente alle indicazioni delle autorità sanitarie locali e alle raccomandazioni pubblicate sul sito dell’Ente Nazionale per la Sanità ellenico (https://eody.gov.gr/en/novel-coronavirus-covid-19-advice-for-travellers/ ). In caso di comparsa di sintomi riconducibili, secondo le competenti Autorità sanitarie, al coronavirus si raccomanda di contattare un medico o il numero dell’Ente Nazionale per la Sanità in Grecia (+30 210 521200 o +30 210 5212054). La compagnia aerea Aegean Airlines ha comunicato che, a partire dal 24 febbraio e fino al 20 marzo 2020, i viaggiatori che desiderano spostare il loro biglietto – verso qualsiasi destinazione della rete – a una data successiva, possono farlo senza dover sostenere ulteriori spese (“rebooking fees”). Nello stesso comunicato la compagnia ha confermato che proseguiranno regolarmente i voli verso tutte le destinazioni, Italia inclusa, fino a nuovo annuncio.

Grenada: le Autorità di Grenada hanno disposto, a partire dal 2 febbraio e fino a nuovo avviso, il divieto d’ingresso nel proprio territorio per tutti coloro che abbiano viaggiato nella Cina continentale negli ultimi 14 giorni precedenti all’arrivo. Le autorità locali hanno comunicato inoltre che, a partire dal 27 febbraio, per i viaggiatori italiani che provengano dal nord e centro Italia e per chiunque abbia viaggiato in Italia nelle zone particolarmente colpite dal Covid-19, all’arrivo sull’isola sarà disposta la quarantena obbligatoria, fino a nuovo ordine.

Guinea-Bissau: le autorità locali hanno attivato il controllo della temperatura presso l’aeroporto internazionale di Bissau. Le autorità sanitarie hanno inoltre stabilito che, in presenza di sintomi, i passeggeri in arrivo verranno trasferiti presso gli uffici dell’OMS locale per i trattamenti del caso.

Hong Kong: A decorrere dalla mezzanotte di domenica 1 marzo (ovverosia nella notte a cavallo tra sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo), saranno applicati i seguenti provvedimenti: 1) tutti coloro che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo a Hong Kong abbiano visitato Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, siano essi residenti o meno a Hong Kong, saranno sottoposti a quarantena obbligatoria della durata di 14 giorni nei centri adibiti dal Governo. La misura non si applica ai passeggeri in transito aeroportuale in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. 2) Tutti coloro che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo a Hong Kong abbiano visitato altre regioni italiane (escluse Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) riceveranno, al loro arrivo, raccomandazioni mediche e non saranno soggetti ad alcuna misura restrittiva. I provvedimenti resteranno validi fino a nuova comunicazione. Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato ufficiale sul sito del Governo di Hong Kong: https://www.coronavirus.gov.hk/eng/inbound-travel.html . Si sono registrati nella Regione Amministrativa Speciale casi di contagio da “nuovo coronavirus” (Covid-19). Le autorità locali hanno di conseguenza adottato numerose e stringenti misure di contenimento, a partire dalla chiusura delle frontiere di collegamento con la Cina continentale, dal 4 febbraio. Per maggiori informazioni, consultare la “Sezione Sanitaria – Malattie Presenti” sul sito http://www.viaggiaresicuri.it/country/HKG .

India: Le autorità indiane hanno disposto la sospensione, con effetto immediato, della validità dei visti e “e-Visa” emessi in data antecedente al 3 marzo 2020 o il 3 marzo stesso per tutti i cittadini italiani, cinesi, della Corea del Sud, iraniani e giapponesi che non siano ancora entrati in territorio indiano. E’ inoltre sospesa la validità dei visti e e-Visa emessi a coloro i quali hanno viaggiato in Italia, Cina, Corea del Sud, Iran o Giappone prima del 1 febbraio 2020 o il 1 febbraio stesso e non sono ancora entrati in territorio indiano. Coloro i quali necessitano di recarsi in India per ragioni comprovate e urgenti potranno prendere contatto con l’Ambasciata indiana a Roma. In aggiunta alle predette restrizioni sui visti, i passeggeri in arrivo dall’Italia, o che hanno visitato l’Italia di recente, e che intendono entrare in territorio indiano devono produrre una certificazione medica attestante la negativita’ al COVID-19. La certificazione medica deve essere rilasciata dalla strutture ospedaliere autorizzate del rispettivo Stato di nazionalita’. Questa prescrizione addizionale, di carattere temporaneo, entrerà in vigore alla mezzanotte del 10 marzo 2020. Il 28 febbraio, il Ministero degli Esteri indiano ha sospeso il rilascio del visto elettronico (e-Visa) per i cittadini italiani e dal 2 marzo il Consolato Generale a Milano ha sospeso l’erogazione dei servizi consolari, inclusi i visti. I connazionali che intendano chiedere il visto per l’India sono pertanto invitati a contattare direttamente l’Ambasciata indiana a Roma che resta aperta al pubblico per la presentazione delle domande di visto. Il 26 febbraio le autorità indiane hanno annunciato che i passeggeri in arrivo dall’Italia o che abbiano visitato l’Italia a partire dal 10 febbraio scorso potrebbero essere sottoposti a quarantena di 14 giorni al loro arrivo in India, a seguito dei controlli condotti dalle autorità locali. In particolare, i controlli effettuati negli aeroporti indiani nei confronti dei cittadini italiani e dei viaggiatori provenienti dall’Italia o che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti l’arrivo in India, consistono in screening della temperatura corporea tramite termo-scanner e nella compilazione di un formulario di auto-certificazione medica. In caso di rilevazione di sintomi compatibili con il COVID-19, i passeggeri così individuati vengono condotti presso strutture ospedaliere pubbliche preposte ad ospitare pazienti in quarantena. Si informa inoltre che, a seguito di nuove misure adottate dal Ministero dell’Interno indiano, i cittadini non indiani attualmente presenti in Cina e in possesso di un visto indiano rilasciato prima del 05/02/2020 non sono autorizzati all’ingresso in India. In casi di comprovati e validi motivi per recarsi in India, gli interessati potranno contattare l’Ambasciata indiana a Pechino, i Consolati indiani a Shanghai e Guangzhou, per il rilascio di un nuovo visto. I visti rilasciati a partire dal 06/02/2020 sono validi per l’ingresso in India. I cittadini non indiani che sono stati in Cina a partire dal 15/01/2020 non sono autorizzati all’ingresso in India. Le predette misure non si applicano nel caso di mero transito aeroportuale in Cina.

Indonesia: le Autorità locali hanno disposto, a partire dalla mezzanotte dell’8 marzo, il divieto di ingresso e transito nel Paese per tutti coloro che, nei 14 giorni precedenti il viaggio, abbiano visitato Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche e Piemonte. Per tutti i viaggiatori provenienti dalle restanti regioni italiane, dalla stessa data vige l’obbligo di presentare un certificato medico in lingua inglese che attesti lo stato di buona salute e l’assenza di sintomi influenzali nei 14 giorni precedenti il viaggio. In merito a tale certificato medico, le autorità locali potranno fornire ulteriori informazioni, che verranno pubblicate sul sito www.viaggiaresicuri.it . I viaggiatori dovranno inoltre compilare una scheda (cosiddetta health alert card), con l’indicazione delle località in cui si è soggiornato nei 14 giorni antecedenti al viaggio. Analoghe misure sono state introdotte anche nei confronti dei viaggiatori provenienti da Iran e Corea del Sud. Permane inoltre la sospensione di tutti i voli diretti da e verso la Cina e il divieto di ingresso nel Paese per tutti i cittadini stranieri che nei 14 giorni precedenti vi avessero soggiornato. Si segnala infine che la Turchia ha disposto la sospensione del traffico aereo con l’Italia. Chi avesse acquistato un biglietto da/per l’Indonesia che prevede uno scalo negli aeroporti della Turchia deve verificare direttamente con la compagnia aerea la sussistenza del volo e la possibilità di imbarco. Altre compagnie aeree potrebbero ridurre la frequenza dei collegamenti aerei tra Italia e Indonesia. Si raccomanda di verificare l’operatività del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento, prima di recarsi in aeroporto.

Iran: le autorità locali hanno annunciato la chiusura temporanea delle scuole e delle università a Teheran e nel resto del Paese. Sono stati inoltre annullati in tutto il Paese, fino alla fine della settimana corrente, con possibilità di estensione, spettacoli teatrali e cinematografici ed eventi sportivi. Le autorità locali raccomandano inoltre evitare spostamenti all’interno del Paese e delle singole città, a meno che non sia strettamente necessario. Tutti i passeggeri in arrivo e in partenza dall’Iran devono sottoporsi a controlli sanitari obbligatori alle frontiere. A Teheran, il primo controllo viene effettuato presso l’aeroporto Imam Khomeini. L’esame iniziale è costituito da: controllo della temperatura ed esame di eventuali sintomi. Nei casi sospetti, verrà effettuato un ulteriore esame clinico e verranno richieste informazioni sugli ultimi spostamenti. I passeggeri in uscita possono richiedere il certificato sanitario dopo lo screening, se in buona salute. Il certificato di buona salute sarà valido per un giorno (quello del viaggio). Nome, numero di passaporto, itinerario di volo, indirizzo di residenza saranno registrati e quindi firmati e timbrati dall’autorità sanitaria di frontiera. Vi sono operatori sanitari anglofoni presso l’unità di screening sanitario dell’aeroporto. L’intera procedura di controllo ha una durata di circa 10 minuti ed è gratuita. È comunque consigliato ai viaggiatori di recarsi in aeroporto almeno 5 ore prima dell’orario di partenza per lo svolgimento di questa procedura. Per ulteriori informazioni, il centro sanitario dell’aeroporto IKA è raggiungibile al numero + 98-21-44666736. Gli Stati Uniti vietano l’ingresso nel Paese a qualsiasi straniero che abbia visitato l’Iran nei 14 giorni precedenti l’arrivo negli USA. Gli Emirati Arabi Uniti hanno sospeso i collegamenti marittimi di passeggeri con l’Iran, imponendo anche a tutte le navi commerciali in arrivo di fornire una dichiarazione sullo stato di salute dei loro equipaggi 72 ore prima dell’arrivo. La Turchia ha sospeso tutti i collegamenti aerei da/per l’Iran. Analoga misura è stata adottata dalla compagnia Kuwait Airways e progressivamente da molte altre compagnie che operano collegamenti aerei con l’Iran. Per informazioni sul proprio volo si raccomanda quindi di contattare direttamente la compagnia aerea di riferimento.

Iraq: nel ricordare che sono sconsigliati viaggi a qualsiasi titolo in Iraq, si informa che, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), le autorità irachene hanno chiuso le frontiere con l’Iran e hanno vietato l’ingresso ai viaggiatori provenienti – direttamente o in transito – dalla Repubblica Popolare Cinese, dall’Iran, dalla Thailandia, dalla Corea del Sud, dal Giappone, da Singapore e dall’Italia. La popolazione presente nel paese è stata inoltre invitata ad evitare viaggi nella provincia di Najaf, mentre scuole e università rimarranno chiuse per 10 giorni. L’ingresso per viaggiatori provenienti dai suddetti Paesi è vietato anche nel Kurdistan iracheno.

Irlanda: il Governo irlandese rivolge alcune raccomandazioni a chi sia stato nel corso degli ultimi 14 giorni, prima dell’arrivo nel Paese, in una delle aree colpite, che includono al momento Cina, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Hong Kong, Iran e le quattro regioni italiane della Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. In particolare, chiunque presenti sintomi di contagio da COVID-19 è invitato a mettersi in auto-isolamento e contattare il medico di base. Lo stesso è richiesto a chi, negli ultimi 14 giorni, sia stato a stretto contatto con casi confermati di contagio da COVID 19 oppure abbia visitato una struttura sanitaria dove siano stati ricoverati pazienti affetti da COVID-19. Chi si è recato in una delle citate zone colpite negli ultimi 14 giorni e non presenti sintomi non deve mettersi in auto-isolamento, ma è invitato comunque a contattare il servizio sanitario irlandese per ulteriori informazioni, visitando in primo luogo il sito www.hse.ie oppure telefonicamente al numero 1850 24 1850. Poiché queste misure sono suscettibili di cambiamenti con scarso preavviso, si raccomanda di consultare direttamente l’approfondimento del Governo irlandese sulla situazione Coronavirus e sulle misure adottate nei confronti dei viaggiatori, al link: https://www.gov.ie/en/campaigns/c36c85-covid-19-coronavirus/

Islanda: la compagnia aerea SAS ha sospeso i collegamenti aerei tra l’Islanda e gli aeroporti di Milano, Venezia, Bologna e Torino dal 4 al 16 marzo. Informazioni sulle modalità di rimborso e cambio di biglietto sono disponibili al link: https://www.flysas.com/en/traffic-information/message/. Ulteriori compagnie aeree potrebbero decidere delle variazioni negli operativi dei voli da/per l’Italia. Si raccomanda di informarsi direttamente con la compagnia aerea di riferimento.

Isole Cook: le autorità delle Isole Cook hanno stabilito il divieto di ingresso sul territorio (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori in provenienza dall’Italia, dal Giappone, dalla Corea del Sud, Singapore, Malesia , Indonesia, Iran, Thailandia, Filippine, Vietnam, Cambogia e Laos, che si aggiungono a Cina e Taiwan, se non potranno dimostrare di avere trascorso almeno 14 giorni in un Paese privo di COVID-19. Le Autorità locali, per evitare la diffusione del nuovo coronavirus (2019-nCoV) nelle Isole, dove non si registra al momento alcun caso, hanno avviato una campagna di prevenzione che prevede, tra le altre cose, il divieto di ingresso nel Paese a tutte le persone che hanno soggiornato in Cina nei 14 giorni precedenti la data di arrivo nelle isole. Per ulteriori informazioni si consiglia di consultare il sito web del Ministero della Salute delle Isole Cook http://www.health.gov.ck/index.php/news

Isole Marshall: il 7 febbraio le isole Marshall hanno dichiarato lo stato di emergenza sull’intero territorio nazionale. E’ stato inoltre disposto il divieto di ingresso (per via area o via mare) a tutte le persone provenienti dall’Italia o che vi siano state dopo il 31 dicembre 2019. Tale divieto si applica anche alla Cina, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, Corea del Sud, Iran e Giappone.

Isole Salomone: le Isole Salomone hanno implementato restrizioni all’ingresso e migliorato le disposizioni di screening nei porti di entrata. Ai viaggiatori che provengano (o che abbiano anche solo transitato) da Italia, Cina, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Hong Kong, Thailandia, Iran, Taiwan o Macao nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese, sarà rifiutato l’ingresso. Le autorità locali potranno valutare l’ammissione sul territorio delle Isole Salomone dei viaggiatori provenienti da Paesi nei quali si siano registrati casi di COVID-19 (inclusa l’Australia), solo se tali viaggiatori potranno dimostrare di non aver viaggiato in nessuno dei Paesi citati e per i quali vige il divieto di ingresso.

Isole Turk & Caicos: i passeggeri sia di linee aeree che di crociera, che abbiano visitato Paesi ad alto rischio, quali Cina, Hong Kong, Tailandia, Singapore, Macau, Corea del Sud, Giappone o Italia nei precedenti 14-20 giorni e non siano residenti permanenti o coniugati con cittadini locali, non saranno ammessi sul territorio. Coloro che risiedono permanentemente nelle isole Turks and Caicos o che siano coniugati con cittadini locali e che abbiano visitato Paesi ad alto rischio, quali Cina, Hong Kong, Tailandia, Singapore, Macau, Corea del Sud, Giappone o Italia nei precedenti 14-20 giorni saranno ammessi con obbligo di visita medica e quarantena. Il Ministero della Salute delle Turks and Caicos Islands ha predisposto i seguenti numeri telefonici d’emergenza: +1 649-232-9444 oppure +1 649-338-0911. Maggiori informazioni sono disponibili al: +1 649-338-3070/3064, oppure tramite facebook : www.facebook.com/pressofficetcig

Israele: il Ministero dell’Interno israeliano ha oggi annunciato lo scorso 27 febbraio l’immediato divieto di ingresso in Israele per tutti i cittadini non israeliani provenienti dall’Italia, ad eccezione di quelli residenti in possesso di carta d’identità israeliana (c.d. “teudat zeut”) o di coloro che sono accreditati in lista diplomatica. Per i residenti e per coloro che sono accreditati in lista diplomatica è previsto l’obbligo di quarantena domiciliare per la durata di 14 giorni. Si tratta della stessa misura restrittiva applicata nei confronti di tutti i viaggiatori che arrivano in Israele provenienti da Cina continentale, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, Thailandia, Singapore, Corea del Sud e Giappone. Tali restrizioni si applicano anche a tutti i viaggiatori che giungono in Israele da Paesi terzi su voli che fanno scalo in Italia, indipendentemente dalla durata dello scalo stesso. Per tutti i cittadini italiani arrivati dall’Italia in territorio israeliano negli ultimi 14 giorni dal 27 febbraio, vige l’obbligo di quarantena per un periodo di 14 giorni a decorrere dalla data di arrivo in Israele. Come comunicato dalle competenti autorità israeliane, è possibile lasciare il Paese prima della conclusione della quarantena. A questo riguardo, è necessario contattare direttamente la compagnia aerea di riferimento, anche per accertarsi dell’operatività dei voli tra Italia e Israele. La relativa disposizione del Ministero della Salute israeliano è disponibile al seguente link (https://www.health.gov.il/English/Topics/Diseases/corona/Pages/default.aspx). I cittadini stranieri che hanno soggiornato in Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera negli ultimi 14 giorni e che si trovano attualmente in Israele o che arriveranno in Israele entro venerdì 6 marzo p.v. alle 8:00 locali, possono continuare a visitare il Paese, con alcune precauzioni (contattare la struttura sanitaria più vicina in caso di insorgenza di sintomi compatibili con COVID-19, evitare luoghi affollati e adottare adeguati standard igienici). A partire dal 6 marzo alle 8:00 locali, sarà invece vietato l’ingresso in Israele a tutti i cittadini stranieri che nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese abbiano soggiornato in Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera, ad eccezione di coloro che potranno dimostrare di avere la possibilità di mettersi in quarantena domiciliare per 14 giorni. Non è ammessa la quarantena in hotel o in qualsiasi altro luogo diverso da un’abitazione privata. È vietato l’ingresso in Israele a tutti i viaggiatori che hanno soggiornato in Iran, Iraq, Siria o Libano nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese. La situazione resta fluida e le autorità israeliane potrebbero modificare le disposizioni relative agli ingressi nel Paese. Si raccomanda pertanto di monitorare attentamente il sito del Ministero della Salute israeliano, al link sopra indicato, questo sito web e il sito web dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv (https://ambtelaviv.esteri.it/)

Kazakhstan: Il governo Kazako, a partire dal mese di febbraio, ha applicato stringenti misure di contenimento del coronavirus sui passeggeri in ingresso nel Paese, a secondo del paese di provenienza e della fascia di rischio dove risulta inserito, in base alle valutazioni delle autorità locali. A partire dal 1 marzo, sono considerati nella prima fascia di rischio per il pericolo di contagio tutti i passeggeri provenienti dalla Cina, dalle Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, dall’Italia, dalla Corea del Sud, dal Giappone, dall’Iran e da Taiwan. All’interno di questa prima fascia di rischio, i passeggeri provenienti dalla Cina saranno sottoposti a misure di quarantena ospedaliera per 14 giorni mentre gli altri, compresi quelli in arrivo dall’Italia, saranno tenuti alla quarantena domiciliare per 14 giorni e riceveranno visite giornaliere da parte degli operatori sanitari. I passeggeri provenienti da Singapore, Thailandia, e Malesia saranno tenuti alla quarantena domiciliare per 14 giorni e riceveranno visite giornaliere da parte degli operatori sanitari. Per tutti i passeggeri provenienti dagli altri Paesi nei quali si sia registrato un numero contenuto di contagi ed inseriti in una terza fascia di rischio non sono previste misure di quarantena ma solo di monitoraggio e reperibilità Tali misure possono essere applicate anche in caso di mero transito da uno dei Paesi inclusi nelle fasce di rischio stabilite dalle autorità locali. Le Autorità locali si riservano inoltre la facoltà di introdurre, con poco o nessun preavviso, ulteriori o più stringenti restrizioni di viaggio nei confronti di viaggiatori di provenienza compatibile con aree a rischio, ivi inclusa l’Italia.

Kenya: le autorità locali hanno predisposto controlli sanitari in aeroporto (in particolare controllo della temperatura) per tutti i viaggiatori in arrivo. Per i viaggiatori provenienti dall’Italia, le autorità locali, in caso di rilevazione di sintomi compatibili con il COVID-19, potranno disporre ulteriori accertamenti sanitari e misure di quarantena, o il rientro immediato in Italia, con la possibilità di una estensione di tali misure anche a chi abbia viaggiato con lo stesso mezzo. Al fine di rendere più agevoli i controlli in frontiera, le autorità locali consigliano, ove possibile, di munirsi di certificato medico, con traduzione in inglese, che attesti l’assenza di contagio da coronavirus. Le autorità locali hanno inoltre deciso, a partire dal 3 marzo 2020, la sospensione dei voli diretti dall’Italia del Nord (Verona e Milano) verso la città di Mombasa. Tali disposizioni potrebbero essere riviste dalle autorità locali, anche in senso restrittivo, a seconda dell’evolvere della situazione. Si raccomanda quindi di continuare a monitorare questo sito web e di verificare con la compagnia aerea di riferimento, prima di recarsi in aeroporto, eventuali restrizioni all’imbarco.

Kirghizistan: le Autorità del Kirghizistan hanno disposto misure di contenimento, che prevedono controlli per i viaggiatori in arrivo sul territorio (aeroporti e frontiere terrestri). Coloro che abbiano viaggiato o transitato in Cina e presentino sintomi, verranno sottoposti ad un periodo di isolamento di 14 giorni. Coloro che risultino transitati in Cina negli ultime 2 mesi , anche in assenza di specifici sintomi, verranno sottoposti ad una quarantena obbligatoria di circa 48 ore in una struttura attrezzata non distante dell’aeroporto di Bishkek. Ai viaggiatori provenienti dall’Italia o da altri Paesi considerati a massimo rischio per contagio da COVID-19, o che vi abbiano soggiornato nei 20 giorni precedenti l’arrivo in Kirghizistan, sulla base del controllo dei passaporti e delle carte d’imbarco, sarà rifiutato l’ingresso nel Paese. Tale misura non viene applicata ai cittadini italiani che si rechino in Kyrgyzstan da Kazakshtan e Russia (o altri Paesi considerati al momento considerati “sicuri” dalle autorità locali in quanto privi di casi di contagio da COVID-19), senza essere passati dall’Italia. E’ stata disposta la sospensione dei collegamenti aerei commerciali con la Cina continentale (Bishkek – Urumqi) e la chiusura delle frontiere terrestri tra la Cina e il Kirghizistan.

Kosovo: le autorità locali hanno rafforzato il monitoraggio ai valichi d’ingresso (aeroportuale e terrestri). Al momento, personale specializzato verifica, sulla base di riscontri visivi, la sussistenza di sintomi quali febbre alta, tosse o problemi respiratori dei viaggiatori in arrivo e valuta se sottoporli ad ulteriori accertamenti sanitari.

Kuwait: i Consolati del Kuwait in Italia a Roma e Milano hanno sospeso il rilascio dei visti per i cittadini italiani ivi residenti, ad eccezione di delegazioni o casi specifici autorizzati da parte kuwaitiana. I titolari di permesso di soggiorno o di visto di lunga durata validi (ad eccezione dei kuwaitiani e personale domestico a seguito e familiari non kuwaitiani diretti: padre, madre, coniuge, figli) possono rientrare in Kuwait a condizione che osservino un periodo di quarantena di 14 giorni in un paese diverso dai seguenti: Cina, Hong Kong, Macao, Iran, Iraq, Italia, Corea del Sud, Giappone, Singapore e Thailandia. All’ingresso in Kuwait, i viaggiatori in questione potranno essere sottoposti a test medici. Al fine di evitare eventuali disagi si suggerisce di portare con sé documentazione comprovante l’effettivo periodo di quarantena (carte d’imbarco del volo dall’Italia per l’estero per l’inizio del periodo di quarantena, ricevute nominative della struttura che ha ospitato il/i connazionale/i con precisa indicazione del relativo periodo). Le predette misure possono essere oggetto di revisione, da parte delle Autorità locali, con scarso o alcun preavviso. In caso di specifiche emergenze si suggerisce di contattare l’Ambasciata d’Italia in Kuwait al numero 00965-99019353.

Lettonia: le autorità locali richiedono ai passeggeri in arrivo su voli provenienti da Milano, Bergamo, Venezia e Verona, nonché a quelli in arrivo da Cina, Corea del Sud e Iran, la compilazione, in aeroporto, di un modulo rilasciato dal Centro di Prevenzione e di Controllo delle Malattie locale, in cui indicare la Regione di provenienza, i luoghi in cui ci si è recati di recente nonché la prevista durata e il luogo di soggiorno in Lettonia. Inoltre, i minori che rientrano dalle aree indicate, dovranno trascorrere 14 giorni a casa e potranno rientrare negli istituti scolastici solo presentando certificato del medico di famiglia.

Libano: il 28 febbraio, il Ministero dei Trasporti libanese, al fine di contenere la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), ha disposto che siano sospesi gli arrivi e i transiti per via terrestre, marittima e aerea di tutte le persone provenienti dai Paesi dove sono stati registrati casi di contagio da COVID-19 (Cina, Corea del Sud, Iran, Italia e altri Paesi che verranno individuati da apposita Commissione istituita dalle Autorità locali), con le sole eccezioni di cittadini libanesi e stranieri residenti in Libano. La Direzione Generale dell’Aviazione Civile libanese ha informato tutte le compagnie aeree che operano in Libano della necessità di applicare il divieto in questione, e, di conseguenza, non consentire l’imbarco ai passeggeri provenienti dai Paesi indicati verso l’aeroporto internazionale Rafic Hariri – Beirut, anche solo in transito, salvo per i cittadini libanesi e persone residenti in Libano. A seguito delle restrizioni, diversi voli sono stati cancellati. Si raccomanda pertanto a chi e’ diretto o prevede uno scalo a Beirut di verificare direttamente con la compagnia aerea di riferimento l’operatività del volo e la possibilità di imbarco. Per ulteriori informazioni, sono in funzione i seguenti numeri utili (attivi dal Libano): Ministero della Salute 1214 Servizio di medicina preventiva 01/843769 – 01/830300 Ext: 435-436-437 Centro di quarantena all’aeroporto di Beirut 01/629 352 et + 961 3 282 258 Programma di sorveglianza epidemiologica: 01/614194 – 01/614196 . Aggiornamenti sul COVID-19 sono disponibili anche sull’account twitter @WHOLebanon

Lituania: il Ministero della Salute lituano rafforzato le misure di controllo sui viaggiatori in arrivo. Tutte le persone provenienti dalle regioni italiane di Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna saranno controllate ancora a bordo dell’aereo (verrà misurata la temperatura, sarà valutato lo stato generale di salute), verranno raccolti i loro recapiti affinché gli operatori del Centro nazionale della salute possano contattarli per le due settimane successive e monitorare il loro stato di salute. Tutti i viaggiatori che nelle due settimane precedenti l’arrivo in Lituania si sono recati non solo in Cina, ma anche nelle suddette regioni del Nord d’Italia, sono invitati a compilare il modulo disponibile sul sito internet del Centro nazionale della Salute (NVSC: http://nvsc.lrv.lt/en/ ) e ad evitare per due settimane stretti contatti sociali.

Lussemburgo: , le Autorità lussemburghesi informano che, in presenza di sintomi da COVID-19 (febbre, tosse, difficoltà respiratorie), è necessario contattare immediatamente il numero verde 8002 8080 (senza, quindi, recarsi spontaneamente in ospedale) per essere orientati verso la struttura medica più appropriata, indicando all’operatore eventuali soggiorni o transiti nelle zone a rischio o contatti con persone provenienti dalle aree già interessate dal contagio. Il Ministero della Salute lussemburghese aggiorna in tempo reale la lista delle zone di esposizione al rischio, consultabile dal seguente link: http://sante.public.lu/fr/prevention/coronavirus-00/index.html

Macao: il Governo di Macao ha annunciato l’adozione di misure speciali di contenimento. A partire dalle ore 12 (mezzogiorno) del 29 febbraio 2020, tutti coloro che hanno visitato l’Italia nei 14 giorni precedenti il loro arrivo a Macao, siano essi residenti o non residenti a Macao, saranno sottoposti, a discrezione delle autorità locali, ad osservazione medica e isolamento per 14 giorni. I residenti a Macao potranno trascorrere il periodo di isolamento nel proprio domicilio, se ritenuto appropriato dalle autorità locali. I non residenti saranno collocati, a proprie spese, in strutture alberghiere designate dal governo. A seguito della decisione del Governo di Hong Kong di chiudere dal 4 febbraio le frontiere di collegamento con la Cina continentale di Lo Wu, Lok Ma Chau e Huanggang nonché il trasporto marittimo da e per Macao anche dal “Macao Ferry Pier” a Sheung Wan, i connazionali residenti a Macao possono raggiungere Hong Kong solo su mezzi pubblici autorizzati ad attraversare il ponte di Hong Kong-Zhuhai-Macao. L’aeroporto internazionale di Macao è operativo, anche se con un numero di voli ridotto. Si raccomanda pertanto di controllare il sito del Macao International Airport (https://www.macau-airport.com/en/media-centre/news/news/23603) nonché di contattare le compagnie aeree per avere informazioni in tempo reale sui voli. I varchi di frontiera tra Macao e Zhuhai restano aperti. Le autorità italiane, il 30 gennaio, hanno disposto la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan. Per informazioni sul proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, si raccomanda di contattare direttamente la compagnia aerea o agenzia viaggi di riferimento. Si raccomanda inoltre ai viaggiatori il rispetto delle norme comportamentali volte alla prevenzione e al contenimento del contagio emanato dalle autorità sanitarie.

Madagascar: le autorità locali si riservano la facoltà di adottare varie misure restrittive nei confronti di tutti i viaggiatori, inclusi i viaggiatori italiani. Le misure possono andare dall’effettuazione di test, alla quarantena obbligatoria, sino al respingimento alla frontiera.

Malawi: tutti i passeggeri in arrivo agli aeroporti internazionali di Lilongwe e Blantyre (così come gli altri punti d’ingresso del Paese) vengono sottoposti al controllo della temperatura e richiesti di completare un questionario su provenienza e stato di salute, oltre che di fornire l’indirizzo ed i contatti in Malawi. Queste Autorità hanno altresì previsto ulteriori misure sanitarie di tutela inclusa la quarantena di 14 giorni nei confronti dei viaggiatori in arrivo da Paesi a rischio, compresa l’Italia, effettuata sotto forma di auto-isolamento nel proprio recapito/abitazione con controlli sanitari a campione, o di trasferimento in struttura di isolamento, appositamente allestita, in caso di sintomatologia. Si rimanda al “ Focus Coronavirus”, sulla homepage di questo sito, per ulteriori informazioni e consigli pratici in merito al nuovo coronavirus.

Maldive: hanno temporaneamente sospeso l’ingresso nel Paese per i cittadini stranieri che risultino aver soggiornato – o anche solo transitato – nella Repubblica Popolare Cinese. Tale misura viene applicata anche a coloro che risultino aver soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese e che siano transitati successivamente in altri Paesi prima di arrivare alle Maldive. Le autorità locali hanno inoltre deciso di sospendere temporaneamente, fino a nuovo ordine, l’ingresso alle Maldive per i viaggiatori provenienti o in transito dai seguenti Paesi: Iran, Corea del Sud limitatamente alle aree colpite dalla diffusione del coronavirus, e altri Paesi in cui siano stati confermati casi di coronavirus. A questo riguardo, si raccomanda di contattare il proprio Tour Operator e/o la compagnia aerea di riferimento. Le autorità locali hanno disposto inoltre il divieto di sbarco per le navi da crociera. I cittadini delle Maldive in rientro da aree affette dal coronavirus saranno invitati ad osservare un periodo di quarantena all’arrivo.

Malesia: le Autorità malesi hanno adottato misure di controllo rafforzate. In particolare, al fine di potenziare l’azione di screening sanitario ai punti di ingresso internazionali, il Dipartimento malese per l’Immigrazione ha predisposto dei desk dedicati per i viaggiatori provenienti da Italia, Corea del Sud, Giappone e Iran. Inoltre, le Autorità malesi e lo stato federale di Sabah hanno disposto il divieto di ingresso a tutti i viaggiatori di qualsiasi nazionalità o cittadini malesiani (non residenti a Sabah) che siano stati in nella Repubblica Popolare Cinese e nelle Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao o vi siano transitati nei 14 giorni precedenti la data di arrivo in Malaysia. I residenti a Sabah o coloro che siano in possesso di visto permanente per lavoro, per studio o di lunga durata e che rientrano nel Paese saranno sottoposti ad una quarantena domiciliare di 14 giorni. Lo stato federale di Sarawak ha disposto inoltre il divieto di ingresso per tutti i viaggiatori di qualsiasi nazionalità che, nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Sarawak siano stati in Italia, Cina (incluse le RAS di Hong Kong e Macao), Taiwan, Corea del Sud o Iran. A questa misura fanno eccezione i residenti permanenti in Sarawak e coloro che hanno visti di lavoro o studio, per i quali è previsto un periodo obbligatorio di 14 giorni di quarantena domiciliare. Parallelamente, alcune delle locali compagnie aeree, oltre a sospendere le tratte da e verso le province cinesi dell’Hubei, dello Zhejiang e del Jiangsu, hanno ridotto il traffico in direzione di altre città cinesi. E’ stato disposto altresì il divieto di ingresso per le navi da crociera in transito o provenienti da porti cinesi. Sono state inoltre introdotte misure di controlli sanitari negli aeroporti con screening per la rilevazione della temperatura corporea e possibile quarantena per chi presenti sintomi febbrili. Poiché la Turchia ha disposto la sospensione del traffico aereo con l’Italia chi avesse acquistato un biglietto da/per la Malesia che prevede uno scalo negli aeroporti della Turchia deve verificare direttamente con la compagnia aerea la sussistenza del volo e la possibilità di imbarco. Altre compagnie aeree potrebbero ridurre la frequenza dei collegamenti aerei tra Italia e Malesia. Si raccomanda di verificare l’operatività del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento, prima di recarsi in aeroporto.

Malta: il governo di Malta ha rafforzato le misure di controllo sui viaggiatori in arrivo per via area e marittima. Tutte le persone provenienti da aree dove si sono registrati casi di contagio, tra cui le regioni italiane Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, sono invitate a contattare le autorità sanitarie e a sottoporsi ad una quarantena volontaria di 14 giorni. E’ prevista invece una quarantena obbligatoria per chi presenti sintomi sospetti. Le Autorità maltesi stanno inoltre predisponendo dei formulari che i viaggiatori dovranno obbligatoriamente compilare prima dello sbarco. I passeggeri in arrivo su navi da crociera ed i membri di equipaggio delle navi mercantili saranno sottoposti allo screening termico.

Marocco: tutti i passeggeri in arrivo in Marocco dovranno compilare la cosiddetta “fiche sanitaire du passager”, un modulo in cui riportare le proprie generalità ed alcune informazioni utili al fine del monitoraggio sanitario. Inoltre, negli aeroporti di Casablanca, Marrakech, Agadir, Fes, Rabat e Tangeri e nei porti di Casablanca e Tangeri sono stati introdotti controlli termici sistematici per i passeggeri provenienti dall’Italia. Per i casi sospetti è previsto l’isolamento ed il trasferimento in strutture ospedaliere dotate di reparto idoneo. Le autorita’ marocchine possano adottare ulteriori controlli sanitari e termici o misure di quarantena in base alle valutazioni delle competenti autorita’ sanitarie locali. Si raccomanda di attenersi alle indicazioni delle autorita’ sanitarie locali e di consultare la pagina dedicata del sito del Ministero della Salute marocchino (https://www.sante.gov.ma/pages/actualites.aspx?idactu=400https://www.sante.gov.ma/pages/actualites.aspx?idactu=400 )

Martinica: tutti i passeggeri in arrivo da Paesi interessati dalla diffusione del coronavirus riceveranno un opuscolo informativo da parte delle Autorità locali in merito ai comportamenti da tenere e cosa fare in casi di sintomi. Qualora i viaggiatori dovessero sviluppare sintomi di tipo simil-influenzale durante il soggiorno, sono invitati a rimanere presso il proprio domicilio e a contattare il numero 15. Le autorità locali raccomandano di non recarsi di persona presso un ambulatorio o al pronto soccorso.

Mauritania: le autorità mauritane hanno stabilito che i viaggiatori provenienti dall’Italia, dalla Cina, dalla Corea del Sud o dall’Iran – anche con voli indiretti – saranno sottoposti a quarantena obbligatoria di 14 giorni. In alternativa, potranno fare rientro immediato nel Paese di provenienza.

Mauritius: fino a nuova comunicazione, hanno interdetto l’accesso a tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia, dalla Cina, dalla Corea del Sud e dall’Iran, o che vi abbiano soggiornato/transitato negli ultimi 14 giorni. I soli cittadini mauriziani, i residenti a Mauritius e loro familiari provenienti dai o che abbiano soggiornato nei Paesi menzionati potranno accedere a Mauritius ma saranno sottoposti a quarantena. Le autorità locali si riservano la facoltà di estendere il divieto di ingresso sul territorio anche ad altre categorie di passeggeri, con scarso o nessun preavviso, si raccomanda quindi di effettuare sempre verifiche con le compagnie aeree e di monitorare questo sito web prima di intraprendere il viaggio. Alitalia ha deciso di cancellare i propri voli da/per Mauritius a partire dal 4 marzo, fino alla fine della stagione invernale (28 marzo). Per informazioni, si raccomanda di contattare direttamente la compagnia aerea.

Messico: le autorità sanitarie messicane, al fine di contenere la diffusione del COVID-19 (nuovo coronavirus), informano che sarà adottato un “monitoraggio attivo” (controlli della temperatura, compilazione di questionari a fini di sanità pubblica) sui viaggiatori provenienti da Paesi in cui si e’ registrata una sostenuta trasmissione locale del virus, quali Cina, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Iran e Italia. Solo nel caso in cui i viaggiatori presentino sintomi compatibili con COVID-19, potranno essere disposti accertamenti sanitari

Moldavia: le autorità moldave hanno adottato misure di prevenzione. Tutti i passeggeri saranno sottoposti all’aeroporto di Chisinau a rilevazione automatica della temperatura tramite telecamera e, durante il soggiorno in Moldavia, dovranno impegnarsi ad effettuare la misurazione della temperatura per tre volte al giorno. Tutti i viaggiatori in arrivo dall’Italia nonché tutti coloro che, qualunque sia il Paese di provenienza, presentino sintomi febbrili e tutti i passeggeri con cui questi ultimi hanno condiviso il volo dovranno inoltre compilare una scheda epidemiologica. Coloro che dovessero presentare sintomi al momento dell’ingresso nel Paese saranno sottoposti a test e ricoverati presso le istituzioni sanitarie specializzate. In caso di tosse, febbre, rinorrea o difficoltà respiratorie si raccomanda di contattare il numero di emergenza 112 oppure o l’Ospedale Clinico per le Malattie Infettive “Toma Ciorba” di Chisinau al numero 022/ 242480. Per maggiori informazioni si rimanda alla Linea Verde attivata dall’Agenzia Nazionale per la Sanità Pubblica della Repubblica di Moldova, contattabile al 080012300.

Monaco: in vista della regolare riapertura di lunedì 2 marzo degli Istituti d’Istruzione monegaschi di ogni ordine e grado, il personale scolastico e gli studenti che si siano recati in vacanza in alcuni Paesi asiatici (Cina, Corea del Sud, Giappone, Malesia, Singapore, Thailandia e Taiwan ) e nelle zone considerate a rischio (tra cui sono state incluse le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), dovranno sottoporsi ad una quarantena volontaria a casa di due settimane. I corsi di studio verranno effettuati per via telematica. La medesima quarantena fiduciaria è richiesta anche per i lavoratori che provengono dalle medesime zone considerate a rischio.

Mongolia: le Autorità locali hanno disposto il divieto di ingresso per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia o che vi abbiano soggiornato nei 14 precedenti l’arrivo nel Paese. I cittadini mongoli in rientro sono invece sottoposti a quarantena ospedaliera (14 giorni), anche in assenza di sintomi. A partire dal 7 febbraio e fino al 2 marzo, le autorità mongole hanno inoltre imposto il divieto d’ingresso nel proprio territorio per tutti i cittadini stranieri o apolidi titolari di visto che si siano recati nella Cina continentale dopo il 1 gennaio 2020. E’ stato ugualmente interrotto il traffico passeggeri via terra a Zamin-Uud, grande snodo ferroviario al confine orientale lungo la linea ferroviaria “Transmongolica” che arriva direttamente a Pechino. Il traffico merci risulta operante. Il Paese ha annunciato la sospensione dei collegamenti aerei con la Corea del Sud e con il Giappone fino al prossimo 11 marzo.

Montenegro: le autorità locali stanno attuando misure di controllo all’ingresso per i passeggeri di voli provenienti dall’Italia. In particolare, a chi arrivi dall’Italia, oltre ad un controllo da parte di personale medico, è richiesta la compilazione di un questionario (anche in inglese) con i propri dati anagrafici, comunicando la presenza di eventuali sintomi riconducibili al coronavirus, nonché la sottoscrizione di un modulo (solo in lingua locale) con informazioni sulla permanenza nel Paese (indirizzo, durata, numero telefonico di reperibilità). Ogni viaggiatore, nelle successive due settimane, dovrà segnalare due volte al giorno ad un apposito numero telefonico aggiornamenti circa il proprio stato di salute.

Mozambico: le autorità locali hanno disposto una quarantena domiciliare obbligatoria (con controlli periodici da parte delle Autorità sanitarie), per un periodo di 14 giorni, per tutti i passeggeri in arrivo da Paesi di trasmissione attiva del Coronavirus. Al momento, la decisione di riferisce all’Italia, alla Cina, alla Corea del Sud e all’Iran, ma l’elenco dei Paesi considerati di “trasmissione attiva” potrebbe estendersi. Coloro che dovessero presentare sintomi gravi (con infezioni respiratorie acute), dopo apposito controllo medico, saranno trasferiti in centri di isolamento. Le autorità locali possono rivedere questa misura, con scarso preavviso o estemporaneamente.

Nauru: le autorità locali rifiutano l’ingresso sul territorio a coloro che provengono (anche solo per transito aeroportuale) dall’Italia o che vi siano stati nei 21 giorni precedenti l’arrivo a Nauru. Analoghe restrizioni potrebbero essere applicate dalle autorità locali anche in caso di provenienza da altri Paesi particolarmente a rischio, in cui si è registrata una trasmissione sostenuta del contagio da COVID-19.

Nepal: in data 3 marzo le autorità nepalesi hanno comunicato che a tutti i cittadini italiani in arrivo nel Paese sarà richiesto di esibire un certificato medico che attesti che essi non sono contagiati da Covid-19. Inoltre a partire dal 10 marzo, sarà temporaneamente sospesa l’emissione di ‘visa-on-arrival’ (visti all’arrivo alla frontiera) per i cittadini italiani. I connazionali che volessero recarsi in Nepal potranno richiedere un visto, prima della partenza, alle missioni diplomatiche nepalesi nel mondo (in Italia, al Consolato onorario del Nepal con sede a Roma).

Nicaragua: il Nicaragua ha intensificato i controlli epidemiologici nei varchi di frontiera e presso i presidi di salute pubblici e privati, al fine di identificare persone che presentino disturbi respiratori e che siano state in un paese a rischio nei 14 giorni precedenti. In particolare, ai varchi di frontiera vengono poste ai viaggiatori in ingresso dai Paesi a rischio coronavirus, inclusa l’Italia, alcune domande (dati personali, storia di viaggio, tempo di permanenza nel Paese a rischio, condizioni di salute). Qualora i cittadini italiani o gli stranieri provenienti dall’Italia che entrano in Nicaragua dovessero presentare sintomi compatibili con il COVID-19, gli stessi verranno trattati e posti in isolamento in attesa dei risultati del test per il COVID-19.

Niger: hanno collocato in tutti i punti di ingresso aereo e terrestre del territorio nazionale materiale informativo sul coronavirus. È stata rafforzata la sorveglianza al livello dei punti di ingresso nel Paese, che sono stati dotati di kit per la gestione di urgenze sanitarie, ed è stato istituito un sistema di trasporto speciale a livello di SAMU (Servizio Aiuto Medico d’Urgenza). I viaggiatori sospettati di aver contratto il coronavirus saranno sottoposti a test che saranno valutati dal CERMES (Centro Ricerca Medica e Sanitaria) e, in attesa dei risultati, saranno collocati presso una struttura appositamente individuata. Nel dettaglio, l’Ufficio locale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha formato 8 squadre mediche in servizio presso i punti di frontiera terrestri di Makalondi, Petelokole, Arlit, Konni, Dan Issa e Guidan Kane, oltre alle 3 attualmente impiegate nei 3 maggiori aeroporti del Paese (Niamey, Agadez e Zinder), dotate di kit per l’eventuale test, qualora i sistemi di rilevamento termico con le telecamere dovessero individuare dei casi sospetti. Saranno inoltre distribuiti a tutti i passeggeri in ingresso nel paese dei formulari da riempire con informazioni relative a provenienza ed eventuali soggiorni in paesi a rischio. Presso l’Ospedale Generale di Niamey è stato allestito un locale per l’isolamento dei pazienti affetti.

Nigeria: il governo nigeriano ha disposto controlli su tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti internazionali e nei porti. Ai passeggeri viene richiesto di compilare un questionario in cui specificare le proprie condizioni di salute ed i propri movimenti transfrontalieri più recenti. Le persone che all’arrivo mostrano sintomi sospetti vengono testate per il coronavirus e, se positive, possono essere messe in quarantena. Le autorità locali, dal 29 febbraio, hanno inserito l’Italia, la Corea del Sud, l’Iran e il Giappone in una lista di osservazione, assieme alla Cina, per la diffusione sul territorio del contagio da COVID-19. Le autorità locali potrebbero determinare ulteriori misure restrittive nei confronti dei viaggiatori provenienti da tali Paesi, anche con scarso preavviso. La Turchia ha disposto la sospensione del traffico aereo con l’Italia. Chi avesse acquistato un biglietto da/per la Nigeria che prevede uno scalo ad Istanbul deve pertanto verificare direttamente con la compagnia aerea la sussistenza del volo e la possibilità di imbarco. Altre compagnie aeree potrebbero ridurre la frequenza dei collegamenti aerei tra Italia e Nigeria o introdurre limitazioni relative ai passeggeri provenienti dalle aree dove si registrano più casi di COVID-19.

Norvegia: a seguito dell’insorgere di casi di persone positive al coronavirus anche in Norvegia, le autorità locali hanno adottato misure preventive. Sono sottoposti a misure di quarantena per i necessari accertamenti sanitari coloro che arrivino già sintomatici in Norvegia, che sviluppino sintomi compatibili con COVID-19 durante il soggiorno nel paese o che siano stati in contatto con persone affette da coronavirus. Qualora si sospetti di aver contratto il virus, le autorità norvegesi raccomandano di non presentarsi presso presidi medici ma di contattare il numero telefonico 116117

Nuova Zelanda: i viaggiatori in arrivo dal Nord Italia, identificato come il territorio a nord di una immaginaria linea Pisa-Firenze-San Marino, devono registrarsi obbligatoriamente presso la linea telefonica verde (healthline) del Ministero della Salute (0800 358 5453 oppure +64 9 358 5453 per SIM straniere). Tali viaggiatori devono inoltre auto-isolarsi, riducendo al minimo le occasioni di contatto con altri, dopo il loro arrivo in Nuova Zelanda per un periodo di 14 gg. L’obbligo di auto-isolamento vige per chi ha lasciato la zona indicata nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Nuova Zelanda, quindi anche per persone già arrivate in Nuova Zelanda. Gli stessi obblighi sono stati prescritti alle persone in provenienza dalla Corea del Sud. I viaggiatori provenienti da Cina e Iran saranno invece respinti alla frontiera. Sono stati inoltre sospesi tutti i voli da e per la Cina operati dalla compagnia di bandiera Air New Zealand da/per Seoul, in Corea del Sud. Dal 2 febbraio è stato inoltre vietato l’ingresso in Nuova Zelanda a tutti gli stranieri che non siano in possesso dello status di residente permanente in provenienza od in transito dalla Cina. I cittadini neozelandesi ed i residenti permanenti in rientro dalla Cina dovranno sottoporsi ad un isolamento domiciliare di 14 giorni. I passeggeri in arrivo da altri Paesi verranno sottoposti ad uno screening sanitario approfondito.

Oman: le autorità omanite hanno stabilito il divieto di ingresso nel Paese da tutte le frontiere aeroportuali, terrestri e portuali per tutti i cittadini italiani, con la sola eccezione dei cittadini italiani in possesso di un visto di residenza in Oman. Tale restrizione si applica indipendentemente dalla località di partenza del volo e della compagnia aerea utilizzata. Dal 1 marzo sono stati sospesi per un mese i collegamenti aerei (charter diretti) tra Milano e Salalah o Fiumicino/Verona e Salalah. I voli Oman Air da Milano per Mascate continuano ad essere operativi ma non accettano a bordo cittadini italiani con destinazione finale l’Oman, a meno che non siano già in possesso di un visto di residenza in Oman. I passeggeri italiani che hanno solo un transito a Mascate per una destinazione finale diversa dall’Oman possono invece essere imbarcati. Le autorità locali potrebbero rivedere tale decisione, anche in senso restrittivo, con scarso o nessun preavviso. Pertanto, si raccomanda di verificare sempre lo stato del proprio volo e la possibilità di imbarco con la compagnia aerea di riferimento. Si consiglia infine di mantenersi aggiornati sui siti ufficiali del Ministero della Salute omanita (https://www.moh.gov.om/en/corona ) e presso il contact center +968 24441999.

Pakistan: autorità pakistane hanno decretato la chiusura del confine con l’Iran. La misura interessa la regione occidentale del Baluchistan e implica la chiusura dei cinque principali valichi di frontiera – Taftan, Gwadar, Turbat, Panjgur e Washuk – da dove sarà possibile il passaggio solo a seguito di esami medici. La compagnia aerea nazionale PIA (Pakistan International Airlines) ha deciso di sospendere i voli con Cina e Giappone fino al 15 marzo. Le autorità provinciali di Sindh e Baluchistan hanno decretato la chiusura di tutte le strutture scolastiche pubbliche e private. In Sindh resteranno chiuse per due giorni, mentre in Baluchistan la chiusura sara’ fino al 15 marzo. Il Ministero della Salute ha inoltre invitato chiunque si fosse recentemente recato in Iran, Giappone o in Cina, a contattare le autorita’ sanitarie in casi sospetti di insorgenza dei sintomi compatibili con COVID-19.

Panama: il 29 febbraio il locale Ministero della Salute, con un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito (http://www.minsa.gob.pa/noticia/panama-amplia-vigilancia-para-pasajeros-provenientes-de-italia-y-corea-del-sur ) conferma l’introduzione di un periodo di vigilanza a domicilio di 14 giorni per tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia, dalla Corea del Sud e dalla Cina, durante il quale le autorità sanitarie effettueranno controlli di persona e/o telefonici finalizzati a monitorare le condizioni di salute. Si ricorda che sin dalla fine del mese di gennaio le Autorità panamensi hanno introdotto controlli sanitari approfonditi nei confronti di tutti i viaggiatori in arrivo presso le frontiere aeree, marittime e terrestri del Paese. I viaggiatori vengono sottoposti alla misurazione della temperatura corporea e debbono rispondere a un’intervista per verificare dove abbiano soggiornato nelle ultime settimane, dovendo poi lasciare i propri recapiti nel Paese per essere ricontattati nei giorni seguenti dalle autorità sanitarie. Al fine di evitare disagi, si raccomanda quindi di verificare con la propria compagnia aerea l’operatività dei voli e di consultare quotidianamente il sito web e le pagine social dell’Ambasciata. Si consiglia inoltre di consultare il sito del Ministero della Salute di Panama (https://www.minsa.gob.pa ) e quello di Migración (https://www.migracion.gob.pa ).

Perú: le autorità peruviane hanno rafforzato le procedure di controllo per i viaggiatori in arrivo per via aerea, marittima o terrestre. I controlli consistono, al momento, nella compilazione di appositi formulari a fini di sanità pubblica, in particolare per i passeggeri in arrivo dai Paesi maggiormente interessati dalla diffusione del coronavirus.

Polinesia Francese: le Autorità locali, per evitare la diffusione del nuovo coronavirus (2019-nCoV) nel Paese, dove non si registra al momento alcun caso, hanno adottato misure restrittive all’ingresso, che prevedono tra l’altro, a partire dal 10 febbraio 2020, per tutti i viaggiatori che dal 1 gennaio 2020 hanno transitato o visitato i seguenti paesi: Cina, Cambogia, Hong-Kong, India, Giappone, Macao, Malesia, Nepal, Singapore, Corea del Sud, Sri Lanka, Taiwan, Tailandia, Vietnam, Filippine e le Regioni Lombardia ed Emilia Romagna la presentazione di un certificato medico, rilasciato non più di 5 giorni prima dell’arrivo in Polinesia francese, che attesti che non presentano segni di infezione virale prima della partenza, indipendentemente dal porto d’imbarco. Per maggiori informazioni e consigli pratici si rimanda al sito della Presidenza della Polinesia Francese (https://www.presidence.pf/point-de-situation-sur-le-coronavirus-2/) e al Focus Coronavirus sulla homepage di questo sito.

Polonia: le Autorità sanitarie polacche, pur non ritenendo al momento di dover adottare misure di quarantena per coloro che rientrano dalle regioni del Nord Italia, raccomandano, tuttavia, a coloro che vi siano stati negli ultimi 14 giorni prima dell’arrivo in Polonia, di adottare misure di auto-monitoraggio, contattando immediatamente un centro sanitario-epidemiologico, se si dovessero riscontrare sintomi sospetti o nel caso in cui si tema di aver avuto contatti con persone infettate dal coronavirus. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Ispettorato sanitario (https://gis.gov.pl/aktualnosci/informacja-glownego-inspektora-sanitarnego-dla-osob-powracajacych-z-polnocnych-wloch/ ) (in lingua polacca), nonché la pagina web https://www.gov.pl/web/zdrowie/coronavirus  (con informazioni in inglese). Le Autorità sanitarie polacche (NFZ) hanno inoltre attivato un’info-linea dedicata, raggiungibile al numero 800 190 590. Per quanto riguarda gli Aeroporti polacchi, è previsto un incremento dei controlli della temperatura corporea sui passeggeri che rientrano direttamente dall’Italia e dalla Cina. Agli stessi potrà inoltre essere richiesto di fornire i loro contatti. Nel caso in cui vengano ravvisati sintomi sospetti, l’Autorità sanitaria polacca potrà disporre l’adozione delle misure ritenute più opportune.

Qatar: i passeggeri di qualunque nazionalità provenienti dall’Italia, Cina, Corea del Sud e Iran, con destinazione finale DOHA, compresi i titolari di regolare permesso di soggiorno qatarino, non saranno temporaneamente ammessi in Qatar. Sono ammessi solo i cittadini qatarini, previa quarantena di 14 giorni. Non vi sono restrizioni per i passeggeri in transito. Qatar Airways non consente l’imbarco da Paesi terzi di passeggeri provenienti dall’Egitto. I passeggeri che provengono da Giappone, Singapore e Hong Kong saranno sottoposti a controllo medico e, qualora presentassero sintomi del virus, saranno sottoposti ad ulteriori accertamenti. Tali misure potrebbero variare con scarso o nessun preavviso. Si raccomanda pertanto di verificare con la propria compagnia aerea lo stato del volo e l’effettiva possibilità di imbarco.

Regno Unito: il Governo britannico raccomanda a chi entri in Regno Unito dall’Iran, dai comuni italiani oggetto di ordinanze restrittive, dalle “zone di attenzione speciale” della Corea del Sud o dalla Provincia dell’Hubei, di rimanere all’interno della propria abitazione, evitando contatti con l’esterno, e di rivolgersi al numero 111 del sistema sanitario nazionale, NHS, anche nel caso in cui non si presentino sintomi del COVID-19, per fornire informazioni sulla propria storia di viaggio. Per coloro che entrano nel Regno Unito provenendo dal resto dell’Italia, dal resto della Cina, Regioni Amministrative di Hong Kong e Macao, Thailandia, Giappone, altre aree della Corea del Sud, Myanmar, Cambogia, Taiwan, Singapore, Malesia nei 14 giorni precedenti l’arrivo in UK, nel caso in cui si sviluppino sintomi simil-influenzali, le autorità locali raccomandano di ugualmente di rimanere in casa e di contattare il 111 per riferire la propria storia di viaggio. Infine, per i viaggiatori che entrino nel Regno Unito, dal 19 febbraio, avendo viaggiato nell’Italia del Nord (definita da una linea immaginaria tracciata in modo tale da non includere le città di Pisa, Firenze e Rimini), ovvero in Vietnam, Cambogia, Laos o Thailandia, nel caso in cui non si sviluppino sintomi compatibili con COVID-19, non è necessario rimanere in isolamento né contattare il 111. Poiché queste misure sono suscettibili di cambiamenti con scarso o nessun preavviso, si raccomanda di consultare direttamente l’approfondimento del Governo britannico sulla situazione Coronavirus e sulle misure adottate nei confronti dei viaggiatori, al link: https://www.gov.uk/guidance/coronavirus-covid-19-information-for-the-public#returning-travellers

Repubblica Ceca: le autorità locali hanno predisposto presso l’aeroporto di Praga gate speciali e appositi scanner per la misurazione della temperatura corporea. Nel caso di sospetto contagio, i passeggeri saranno affidati al personale medico dell’aeroporto. Le autorità locali hanno inoltre disposto, a partire dal 5 marzo per 14 giorni, la sospensione dei voli diretti dalle 4 Regioni italiane della Lombardia, del Veneto, del Piemonte e dell’Emilia-Romagna. Resta comunque possibile per i singoli vettori adottare limitazioni più restrittive ove ritenuto opportuno. A tale proposito, la Czech Airlines (CSA) ha deciso la cancellazione dei voli da Praga per le destinazioni italiane di Milano e Bologna dal 2 marzo al 6 aprile 2020, ma l’interruzione potrà essere soggetta a proroga. Ryanair ha cancellato alcuni voli italiani a corto raggio per un periodo di tre settimane dal 17 marzo all’8 aprile. Ulteriori informazioni sono disponibili in inglese anche sul sito dell’Autorità ceca per l’aviazione civile a questo indirizzo: https://www.caa.cz/en/passengers/denied-boarding-delay-or-cancellation-of-flight/. Tutti i servizi di autobus Regio Jet sulle linee Italia-Repubblica Ceca/ritorno sono sospesi a partire dal 9 marzo 2020 fino a nuovo avviso. Al riguardo, si raccomanda di contattare direttamente la compagnia aerea o società di trasporti di riferimento. Misure di monitoraggio saranno adottate anche per i passeggeri in arrivo via treno dalle regioni più a rischio, similarmente a quanto avviene negli aeroporti.

Repubblica democratica del Congo: le autorità locali hanno disposto misure di prevenzione. Saranno sottoposti a controlli preventivi tutti i passeggeri in arrivo negli gli aeroporti internazionali della Repubblica Democratica del Congo, qualunque sia la loro provenienza. Per chiunque presenti segni febbrili è prevista la quarantena presso ospedali pubblici locali.

Repubblica di Macedonia del Nord: il Ministero della Salute macedone ha annunciato a partire dal 24 febbraio 2020, specifiche misure di controllo per tutti i viaggiatori in ingresso in Macedonia del Nord. Alle frontiere aeree e terrestri tutti i passeggeri saranno sottoposti a verifiche, per ora limitate, in prima istanza, a indagini verbali. È stato approntato un questionario speciale che sarà sottoposto ai passeggeri dai funzionari della polizia di frontiera o delle dogane, per individuare eventuali fattori di rischio (a cominciare dalla provenienza o dal transito nelle aree maggiormente interessate dall’epidemia). Nel caso un soggetto presenti sintomatologie sospette oppure abbia avuto potenziali contatti con persone ammalate, sarà sottoposto a specifici test sanitari operati da personale medico specializzato in strutture appositamente attrezzate negli aeroporti o alle frontiere. Eventuali casi verificati di contagio da COVID-19 saranno trattati secondo un protocollo che prevede l’isolamento presso gli ospedali pubblici di Skopje, Veles, Shtip e Gostivar.  Il Ministro della Salute locale ha annunciato l’introduzione di una nuova misura di controllo riservata a tutti i passeggeri in arrivo con volo diretto dagli scali italiani di Milano Malpensa e Treviso (tratte operate dalla compagnia WizzAir): ai passeggeri sara’ richiesto di compilare, direttamente a bordo dell’aeromobile, un “modulo di tracciabilità sanitaria”, nel quale si dovranno riportare le informazioni di contatto e il luogo di permanenza durante il soggiorno in Macedonia del Nord. Le autorità locali si riservano la facoltà di applicare ulteriori misure, con scarso o nessun preavviso, nei confronti di viaggiatori provenienti da aree considerate a rischio, ivi inclusa l’Italia.

Repubblica dominicana: le autorità locali hanno annunciato che saranno rafforzati i controlli sanitari per i passeggeri in arrivo, in particolare tramite questionari a fini di sanità pubblica e dichiarazione giurata sulla storia di viaggio. Le autorità della Repubblica Dominicana si riservano inoltre la facoltà di attuare, con scarso preavviso o estemporaneamente, misure più stringenti, inclusi la sospensione di voli diretti verso gli aeroporti di Santo Domingo e La Romana o il divieto di sbarco per i passeggeri provenienti dalle località maggiormente esposte al rischio coronavirus, tra le quali anche l’Italia. Si raccomanda quindi di verificare con la propria compagnia aerea l’operatività dei voli e di continuare a monitorare il sito www.viaggiaresicuri.it

Repubblica Popolare Cinese: si raccomanda di evitare tutti i viaggi in tale provincia. Inoltre, in ragione delle misure attuate dalle Autorità locali per il contenimento del coronavirus, si consiglia di posticipare viaggi non necessari nel resto del Paese. In molte città della Repubblica Popolare Cinese, a partire da Pechino, le Autorità stanno introducendo stringenti misure limitative dei movimenti. Tra queste vi è l’obbligo di osservare 14 giorni di auto quarantena presso la propria dimora per tutti i cittadini, anche stranieri, in arrivo sia dall’estero che da altre località cinesi. L’adozione di tali misure è comunque in evoluzione e in alcuni casi le Municipalità stanno introducendo l’obbligo di quarantena, anche in strutture dedicate, per connazionali provenienti dal nostro Paese o dalle sue aree considerate a rischio. Le autorità italiane, il 30 gennaio, hanno disposto la sospensione del traffico aereo diretto con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan. Per informazioni sul proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, si raccomanda di contattare direttamente la compagnia aerea o agenzia viaggi di riferimento. Per maggiori informazioni sulla situazione nella Repubblica Popolare Cinese, consultare la sezione Situazione Sanitaria di questa scheda.

Romania: le autorità romene stanno adottando misure di controllo e quarantena domiciliare di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dalle località colpite dal coronavirus. In particolare, a partire dal 2 marzo, i viaggiatori che provengono dai Comuni di Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini in Lombardia; dal Comune di Vo’ Euganeo in Veneto; dalle provincia cinesi dell’Hubei (incluso Wuhan), dalle città di Wenzhou, Hangzhou, Ninbgo, Taizhou della provincia di Zhejiang; dalle città di Daegu o Cheongdo in Corea del Sud, o che abbiano soggiornato in queste località nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Romania, saranno sottoposti a quarantena in apposite strutture. I viaggiatori che provengono da altre zone di Lombardia o Veneto, Emilia Romagna, altre zone della Cina continentale o della Corea del Sud o dall’Iran o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, compresi i transiti aeroportuali, dovranno osservare un regime di isolamento volontario domiciliare/alberghiero per un periodo di 14 giorni a partire dall’arrivo in Romania.

Saint Lucia: le autorità di Saint Lucia hanno stabilito che qualunque viaggiatore sia stato (anche solo in transito) in Italia, Cina inclusa la Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong, Singapore, Giappone e Corea del Sud nei 14 giorni precedenti l’arrivo a Saint Lucia, sarà sottoposto ad un regime di quarantena di 14 giorni.

Saint Vincent and the Grenadines: le Autorità di Saint Vincent and the Grenadines hanno disposto che tutti i viaggiatori che abbiano soggiornato in o provengano da Italia, Cina, Giappone, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, Singapore o Corea del Sud nei 14 giorni precedenti l’ingresso nel paese, saranno sottoposti ad un regime di quarantena di 14 giorni.

San Marino: le Autorità di San Marino hanno introdotto alcune misure preventive, che hanno una validità di 90 giorni a partire dal 22 febbraio. Per tutti coloro che rientrano da zone di contagio è stato disposto l’obbligo della “quarantena fiduciaria”, con isolamento obbligatorio all’interno della propria abitazione e il divieto di qualsiasi contatto per un periodo di 20 giorni. Coloro che arrivano a San Marino e che nei precedenti venti giorni, indipendentemente dalla nazionalità, abbiano soggiornato e/o transitato in aree a rischio, come identificate dall’OMS, oppure abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di COVID-19, devono avvisare la “Centrale Operativa Interforze” i cui contatti sono stati resi pubblici. Ai medesimi è fatto divieto di accedere direttamente alle strutture sanitarie, in particolare Pronto Soccorso e Centri Sanitari. Inoltre, le strutture ricettive sammarinesi sono obbligate a registrare i pernottamenti nell’applicativo web “alloggiati” immediatamente al momento del check-in e non nell’arco delle successive 24 ore come è normalmente previsto.

Samoa: in data 24 febbraio il Ministero della Saluta di Samoa ha stabilito che i viaggiatori provenienti (o in transito) dall’Italia saranno ammessi nel Paese solo se abbiano trascorso 14 giorni di quarantena in un Paese in cui non siano occorsi casi di coronavirus e posseggano certificazione medica (non piu’ vecchia di 3 giorni) che escluda il contagio. Tali misure si applicano anche ai viaggiatori provenienti (o in transito) da Cina, Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, Giappone, Singapore, Tailandia e Corea del Sud. La certificazione medica (ma non la quarantena di 14 giorni) e’ inoltre richiesta per viaggiatori provenienti (o in transito) da: Taiwan, Malesia, Australia, Vietnam, EAU, California (Stati Uniti), Francia, Germania, Canada, Iran. Le Autorita’ di Samoa hanno stabilito inoltre che ogni viaggiatore in arrivo nel Paese sara’ sottoposto a screening sanitari obbligatori. E’ infine fatto divieto alle navi di crociera lo sbarco nel Paese.

Senegal: le autorità locali hanno introdotto misure di controllo presso l’aeroporto internazionale di Dakar (scanner della temperatura). In presenza di sintomi compatibili con il COVID-19, le autorità sanitarie locali potranno disporre la quarantena presso uno degli ospedali di Dakar.

Seychelles: ad eccezione dei cittadini delle Seychelles e dei residenti nel Paese, le autorità locali hanno vietato a tutte le compagnie aeree con voli diretti alle Seychelles di non imbarcare passeggeri che siano stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni. Analogamente, i passeggeri che arrivano via mare non potranno sbarcare se sono stati Italia, Cina, Sud Corea e Iran negli ultimi 14 giorni. Tutti i residenti di ritorno che sono stati in Italia, Cina, Sud Corea e Iran saranno messi in quarantena obbligatoria per 14 giorni all’arrivo. Le autorità locali possono estendere tali misure anche nei confronti viaggiatori provenienti da altri Paesi in cui si stiano verificando fenomeni di contagio da coronavirus. Per maggiori informazioni consultate il sito del Ministero della Salute http://www.health.gov.sc/index.php/news-posts/several-measures-place-locally-coronavirus-declared-global-outbreak/  e il Focus “Coronavirus Covid-19” sulla homepage di http://www.viaggiaresicuri.it/

Singapore: le autorità locali hanno disposto il divieto di ingresso a Singapore e di transito dall’aeroporto di Changi per tutti i viaggiatori che siano stati in Iran, Corea del Sud o Nord Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo a Singapore. Tale divieto è entrato in vigore a partire dalle 23.59 locali di mercoledì 4 marzo. Fanno eccezione soltanto tre categorie di viaggiatori: cittadini singaporiani, residenti permanenti a Singapore e detentori di un permesso di soggiorno per lavoro a Singapore di lunga durata, per i quali scatta comunque l’obbligo di auto quarantena. Sempre a partire dalle 23.59 del 4 marzo, tutti i viaggiatori, di qualsiasi provenienza e nazionalità con sintomi compatibili con il COVID-19 possono essere sottoposti, a discrezione del personale sanitario, ad esami clinici e trattenuti presso le strutture aeroportuali in attesa del risultato (circa 6 ore). A coloro che rifiuteranno di sottoporsi al test, sarà negato l’ingresso nel Paese. E’ inoltre disposto il divieto di ingresso e transito per i titolari di passaporto cinese e per tutti i viaggiatori che siano stati nella Cina continentale (il divieto non si applica alle regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao) negli 14 giorni precedenti l’arrivo a Singapore. Il divieto di ingresso al rientro dalla Cina non si applica ai cittadini singaporeani, ai residenti permanenti e ai possessori di visti di lunga durata, che sono sottoposti a 14 giorni di congedo obbligatorio da lavoro o a quarantena se provenienti dalla provincia dell’Hubei. La misura è operativa dal 1 febbraio 2020 e si applica anche ai viaggiatori in transito. Alcuni aeroporti hanno adottato misure speciali per i passeggeri provenienti da Singapore Si raccomanda, prima di mettersi in viaggio, di effettuare adeguate verifiche presso il proprio vettore o la propria agenzia di viaggi. Per maggior informazioni sulle misure adottate dalle autorità di Singapore, consultare il sito web del locale Ministero della Salute, al link: https://www.moh.gov.sg/news-highlights/details/additional-precautionary-measures-in-response-to-escalating-global-situation . Per i residenti (cittadini di Singapore e residenti permanenti) e per i titolari di visti di lunga durata con storia di viaggio recente in Iran, Nord Italia e Repubblica di Corea negli ultimi 14 giorni è rilasciato al rientro nel Paese un avviso (stay-home notice) che obbliga a soggiornare nel luogo di residenza a Singapore per un periodo di 14 giorni

Tale divieto è entrato in vigore a partire dalle 23.59 locali di mercoledì 4 marzo.

Slovacchia: le autorità locali hanno disposto che, a partire dal 25 febbraio, presso l’aeroporto di Bratislava, sia effettuato un controllo rafforzato su tutti i passeggeri in arrivo dall’Italia.

Slovenia: le autorità slovene hanno adottato protocolli di sicurezza per gli arrivi e le partenze dall’aeroporto Internazionale Pucnik di Lubiana. Tali protocolli si applicano a tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla nazionalità e provenienza, sono circoscritti ai casi di segnalata sintomatologia associata al Covid-19 e prevedono il trasporto dell’interessato con ambulanza dall’aeroporto all’Ambulatorio Brnik dove, a seguito di un preliminare esame medico, sono indicati percorsi differenziati per i casi di emergenza e per quelli che non presentano condizioni di gravità. In quest’ultimo caso i cittadini stranieri privi di residenza permanente in Slovenia vengono temporaneamente trasferiti in Ospedale in attesa delle risultanze del tampone prelevato. In caso di test positivo viene effettuata l’indagine epidemiologica e la traccia dei contatti.

Sri Lanka: le Autorità dello Sri Lanka hanno annunciato la decisione di disporre una quarantena di 14 giorni per i viaggiatori provenienti dall’Italia. Tale misura, non ancora entrata in vigore, potrebbe essere approvata in tempi brevi, si suggerisce pertanto di continuare a monitorare questo sito per gli ulteriori aggiornamenti. A tutti i passeggeri delle navi da crociera, indipendentemente dalla loro nazionalità o provenienza, sarà inoltre applicato il divieto di sbarco nel Paese.

Stati uniti: Le Autorità locali, al fine di fronteggiare la diffusione del coronavirus nel Paese, hanno dichiarato lo stato di emergenza sanitaria. Alla luce del numero di casi registrati in Italia e del progressivo innalzamento del livello di allerta da parte degli Stati Uniti in merito ai viaggi in Italia (attualmente livello di allerta 4 per le regioni maggiormente colpite, Lombardia e Veneto, e livello 3 per il resto del Paese) alcune compagnie aeree stanno riducendo o sospendendo i voli da/per l’Italia. Si raccomanda quindi di verificare sempre con la propria compagnia aerea, prima di recarsi in aeroporto, l’effettiva operatività del volo. I passeggeri provenienti da località a rischio coronavirus, ivi inclusa l’Italia, potranno inoltre essere sottoposti a screening sanitari sia negli aeroporti di partenza che all’arrivo negli USA. Durante i controlli in partenza (controllo termico, valutazione medica, questionario con la storia di viaggio), in caso di sintomi o di casi sospetti, potrà essere negato l’imbarco. All’arrivo, per i passeggeri sintomatici sarà disposto l’isolamento, mentre per i viaggiatori, anche italiani, che non presentino alcun sintomo e che abbiano quindi superato tutti i controlli e siano entrati nel Paese, il CDC (Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie https://wwwnc.cdc.gov/travel/notices/warning/coronavirus-italy), consiglia a titolo precauzionale, tra le altre cose, una quarantena domiciliare volontaria di 14 giorni.  Si raccomanda di seguire le indicazioni delle autorità di frontiera. In forza della dichiarazione di stato di emergenza, inoltre, da domenica 2 febbraio alle ore 17.00 (ora locale della costa est) a tutti i cittadini non americani che nei 14 giorni precedenti l’arrivo negli USA abbiano soggiornato in Cina, ad esclusione delle Regioni Autonome Speciali di Hong Kong e Macao, sarà precluso l’ingresso negli Stati Uniti. Per i cittadini americani, per coloro che hanno la residenza permanente negli Stati Uniti e per le rispettive famiglie, è previsto invece un trattamento differenziato, per il quale si rimanda al sito web del Department of Health (www.hhs.gov ). Inoltre, tutti i voli provenienti dalla Cina saranno indirizzati verso 7 aeroporti (JFK New York, O’Hare Chicago, San Francisco, Los Angeles, Seattle, Atlanta e Honolulu), dove i passeggeri in transito dovranno sostenere gli screening medici prima di poter continuare verso la loro destinazione finale.

Sudafrica: le autorità del Sudafrica hanno intensificato le misure di controllo in ingresso per alcuni paesi. Sono stati fortemente rafforzati i controlli negli aeroporti su tutti i passeggeri, soprattutto per chi proviene dalla Cina e dall’Italia. Tutti i passeggeri dei voli diretti dall’Italia saranno sottoposti a controlli della temperatura mediante scanner a bordo dell’aeromobile prima dello sbarco, e saranno loro richieste notizie sull’itinerario e sul luogo di provenienza (in particolare per i viaggiatori provenienti dalle regioni italiane in cui si sono registrati più casi). Sarà necessario poter indicare un contatto in Sud Africa e verranno forniti ai passeggeri numeri di emergenza e istruzioni in caso manifestino sintomi influenzali, per i quali potrebbero essere sottoposti a una quarantena di quattordici giorni, con le modalità determinate dalle autorità sanitarie locali. Le autorità aeroportuali hanno inoltre intensificato i controlli sui certificati medico-sanitari, inclusi quelli relativi ad altre malattie (ad esempio, il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla).

Svizzera: le autorità elvetiche hanno comunicato l’annullamento di tutte le manifestazioni pubbliche e private con più di mille partecipanti, con effetto immediato ed almeno fino al 15 marzo. Al di sotto dei mille partecipanti, la valutazione dei rischi è rimessa agli organizzatori, d’intesa con le competenti autorità cantonali. In conseguenza di tale decisione, tutte le manifestazioni fieristiche dei prossimi giorni, incluso il Salone dell’Auto di Ginevra (previsto dal 5 al 15 marzo) sono annullate. SwissAir, in risposta alla riduzione della domanda di voli con destinazione l’Italia, ha deciso – attualmente fino alla fine di marzo – la riduzione dei i voli diretti a Milano, Firenze, Roma e Venezia. Si raccomanda di verificare con la compagnia aerea l’operatività del proprio volo.

Tagikistan: le Autorità del Tagikistan hanno disposto il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, Giappone, Corea del Sud, Vietnam, Singapore, Australia, Malaysia, Cambogia, Filippine, Thailandia, Nepal, Sri-Lanka, India, Finlandia, Italia, Regno Unito, Spagna, Svezia, Belgio, Israele, Austria, Croazia, Svizzera, USA, Canada, UAE, Egitto, Iran, Libano, Kuwait, Bahrain, Oman, Afghanistan, Iraq e Algeria.

Taiwan: le autorità di Taiwan hanno disposto, a partire dal 7 febbraio, il divieto di ingresso per tutti i cittadini cinesi. Il divieto di ingresso è esteso anche a tutti i cittadini stranieri residenti in Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, o che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel territorio taiwanese, ad eccezione di coloro che sono in possesso di visto per affari e o ricongiungimento familiare, per i quali rimane l’obbligo della quarantena di due settimane. I cittadini taiwanesi in arrivo dalla RPC, incluse le RAS di Hong Kong e Macao, saranno sottoposti ad un periodo di quarantena di 14 giorni. Ai cittadini della RAS di Hong Kong e Macao, in arrivo a Taiwan, sarà richiesta una quarantena domestica di 14 giorni. Ai viaggiatori stranieri in transito dalla Repubblica Popolare Cinese, incluse le RAS di Hong Kong e Macao, sarà richiesta una quarantena domestica di 14 giorni. A partire dal 27 febbraio 2020 ogni viaggiatore che entra a Taiwan proveniente dall’Italia dovrà fare una quarantena domiciliare di 14 giorni. Inoltre, fino al 29 aprile, Taiwan manterrà collegamenti aerei solo con Pechino, Shanghai, Xiamen e Chengdu ed ha esteso il divieto per visite turistiche dalla Repubblica Popolare Cinese fino al 30 aprile. Per maggiori dettagli in merito all’applicazione di queste misure, consultare: https://www.cdc.gov.tw/En/Bulletin/Detail/KMAEC24Yf_5cm94oNL4Jxg?typeid=158. Tutti i passeggeri delle compagnie aeree che entrano a Taiwan sono ora tenuti a compilare una dichiarazione sullo stato di salute che include la storia del viaggio per i 14 giorni precedenti. Le navi da crociera internazionali non possono più attraccare a Taiwan. Le autorità italiane, il 30 gennaio, hanno disposto la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao. Il provvedimento si applica anche a Taiwan. Per informazioni sul proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, si raccomanda di contattare direttamente la compagnia aerea o agenzia viaggi di riferimento. Per maggiori informazioni e consigli pratici in merito al nuovo coronavirus, si rimanda al Focus Coronavirus sulla homepage di questo sito.

Tajikistan: le Autorità del Tagikistan hanno introdotto alcune misure di contenimento, che includono tra l’altro l’obbligo di una quarantena di 14 giorni in appositi centri, dislocati in tutto il Paese, per i viaggiatori in arrivo da Italia, Iran, Cina, Corea del Sud, la sospensione dei voli diretti e l’importazione di generi alimentari dalla RPC. Per maggiori informazioni e consigli pratici in merito al nuovo coronavirus, si rimanda al Focus Coronavirus sulla homepage di questo sito.

Tanzania: il governo della Tanzania e quello semiautonomo di Zanzibar hanno disposto controlli su tutti i passeggeri in arrivo negli aeroporti internazionali e nel porto di Zanzibar. Tutte le persone che mostrano sintomi sospetti vengono testate per il coronavirus e se positive possono essere messe in quarantena. Poiché la Turchia ha disposto la sospensione del traffico aereo con l’Italia, chi avesse acquistato un biglietto da/per la Tanzania che prevede uno scalo negli aeroporti della Turchia deve verificare direttamente con la compagnia aerea la sussistenza del volo e la possibilità di imbarco. Altre compagnie aeree potrebbero ridurre la frequenza dei collegamenti aerei tra Italia e Tanzania. Si raccomanda di verificare l’operatività del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento, prima di recarsi in aeroporto.

Territori Palestinesi: si segnala che non è ammesso l’ingresso nei Territori Palestinesi a quanti provengano dalla Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, dalla Corea del Sud, da Singapore, dall’Iraq, dall’Iran, dall’Italia, dalla Siria e dal Libano. Per quanti fossero gia’ in loco, e’ prevista una quarantena di 14 giorni dall’ultimo giorno di permanenza in detti paesi, oltre che in Malesia, in Giappone, a Taiwan, in Thailandia e nelle Filippine. Con riferimento alle misure adottate dalle Autorita’ israeliane in merito al divieto di ingresso in Israele, si segnala il rischio elevato, per quanti fossero in Israele e si recassero nei Territori Palestinesi, di non essere riammessi in Israele al rientro. Resta fermo lo sconsiglio assoluto di recarsi a Gaza, non essendo prevedibili le misure che potrebbero essere adottate nella Striscia né potendo escludere il rischio di non essere riammessi in Israele. Per maggiori informazioni, si rimanda al relativo Focus sulla homepage di questo sito, nonché al sito del locale Ufficio dell’OMS http://www.emro.who.int/pse/palestine-news/landing-page-for-covid19.html . Il Consolato Generale risponde al numero di emergenza 00972 (0)50 532 7166.

Thailandia: all’interno degli aeroporti thailandesi sono effettuati degli screening sanitari che prevedono la misurazione della temperatura corporea. I passeggeri con febbre saranno sottoposti a valutazione medica, in base alla quale verrà stabilito se inviarli o meno in un ospedale specializzato, dove saranno tenuti in quarantena per un periodo di circa 3-4 giorni, il tempo necessario per avere i risultati degli appositi test clinici. Nel caso in cui il test sia positivo verranno sottoposti a trattamento medico in loco, se negativo, saranno dimessi dall’ospedale. Le autorità sanitarie thailandesi hanno indicato che le persone provenienti da Italia, Cina e Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao, Francia, Germania, Iran, Giappone, Corea del Sud, Singapore e Taiwan sono invitate, in assenza di sintomi, a porsi in auto-quarantena volontaria (non sono previste al momento misure coercitive) per un periodo di 14 giorni durante i quali, se sviluppano i sintomi, devono riferirsi alle autorità sanitarie locali. La Turchia ha disposto la sospensione del traffico aereo con l’Italia. Chi avesse acquistato un biglietto da/per la Thailandia che prevede uno scalo negli aeroporti della Turchia deve verificare direttamente con la compagnia aerea la sussistenza del volo e la possibilità di imbarco. Altre compagnie aeree potrebbero ridurre la frequenza dei collegamenti aerei tra Italia e Thailandia. Si raccomanda di verificare l’operatività del proprio volo con la compagnia aerea di riferimento, prima di recarsi in aeroporto.

Trinidad-Tobago: le Autorità di Trinidad e Tobago hanno disposto il divieto all’ingresso per coloro che abbiano soggiornato in Cina, Corea del Sud, Italia, Iran, Giappone, Singapore nei 14 giorni precedenti la data di ingresso nel Paese. Tale divieto non si applica ai cittadini di Trinidad e Tobago ed agli stranieri residenti permanenti.

Tunisia: le Autorità tunisine hanno rafforzato i controlli sanitari negli aeroporti, porti marittimi e in tutti gli altri punti di accesso al Paese. Per quanto riguarda gli aeroporti, tutti i passeggeri in provenienza dall’Italia verranno fatti sbarcare al Terminal 2 dell’aeroporto di Tunisi. Ai passeggeri in arrivo in Tunisia da zone a rischio, ivi inclusa l’Italia, è richiesta la compilazione di una scheda con informazioni personali sanitarie e di viaggio. In base alle informazioni fornite e alla successiva valutazione del rischio da parte delle autorita’ sanitarie tunisine vi e’ la possibilità che queste ultime raccomandino, anche per i casi asintomatici, la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per 14 giorni e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali. Per i casi sospetti è previsto l’isolamento sanitario e il trasferimento in strutture ospedaliere dedicate. Ai viaggiatori in arrivo dall’Italia che presentino dei sintomi (febbre e/o difficoltà respiratoria) nei 14 giorni successivi al loro arrivo in Tunisia è raccomandata la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per 14 giorni e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali, ed è richiesta l’immediata segnalazione del caso al numero di emergenza 190 per intervento di squadre sanitarie. Il numero 190 è a disposizione per informazioni e segnalazioni di casi sospetti. La disposizione relativa alla permanenza domiciliare fiduciaria è applicata con particolare rigore dalle autorità locali nei confronti di coloro che arrivano dall’Italia via mare, nei porti turistici. Nel caso di arrivo via mare dall’Italia, le autorità locali possono richiedere la permanenza domiciliare fiduciaria anche a viaggiatori asintomatici.

Turchia: in ragione dei casi registrati in Iran, in Italia e in Corea del Sud, le autorità locali hanno disposto fino a nuovo ordine la sospensione del traffico aereo con questi Paesi. In particolare, a partire dalle ore 24:00 del 29 febbraio 2020, le autorità turche hanno sospeso le autorizzazioni a tutti vettori di provenienti dall’Italia per nuovi voli destinati al trasporto passeggeri. Le compagnie aeree turche o straniere che organizzeranno voli dall’estero verso la Turchia non dovranno accettare sui propri voli passeggeri che abbiano viaggiato negli ultimi 14 giorni in Cina, Iran, Irak, Italia e Corea del Sud. I passeggeri in arrivo in Turchia che abbiano viaggiato negli ultimi 14 giorni in Cina, Iran, Irak, Italia e Corea del Sud potranno essere respinti alla frontiera. Le autorità locali hanno inoltre rafforzato i controlli sanitari aeroportuali. In particolare, sono stati attivati ad Istanbul i termoscanner per la misura della temperatura corporea. Nel caso in cui vengano rilevati sintomi compatibili con il COVID-19, le autorità sanitarie locali possono disporre l’applicazione di ulteriori misure sanitarie di tutela.

Turkmenistan: le Autorità turkmene hanno adottato misure precauzionali tra cui la sospensione del rilascio del visto di ingresso ai cittadini dei Paesi in cui sono stati accertati casi conclamati di infezione, inclusa l’Italia, e la sospensione dei voli con Cina e Thailandia. Le autorità locali prevedono per i viaggiatori in arrivo procedure di controllo sanitario differenziate. Le stesse saranno più approfondite, con esami di laboratorio presso centri sanitari, per i viaggiatori provenienti da paesi che hanno registrato un numero più elevato di casi di contagio da COVID-19, mentre più snelle per i Paesi dove il numero dei casi di contagio è inferiore, fatta salva la possibilità per le stesse autorità locali di disporre controlli più approfonditi a seconda dei singoli casi. Al riguardo, si registra che le autorità migratorie turkmene stanno vietando l’ingresso nel Paese di cittadini stranieri provenienti da Paesi europei (inclusa l’Italia) nei quali si sono accertati casi di infezione del Covid-19 (nuovo coronavirus). La Turkish Airlines ha sospeso temporaneamente il collegamento aereo tra Istanbul e Ashgabat dal 5 marzo. La Turchia ha inoltre sospeso il traffico aereo da/per l’Italia. Si raccomanda di contattare direttamente la propria compagnia aerea per informazioni sull’operatività dei voli. Per maggiori informazioni e consigli pratici in merito al nuovo coronavirus, si rimanda al Focus Coronavirus sulla homepage di questo sito.

Tuvalu: le autorità di Tuvalu hanno stabilito il divieto di ingresso sul territorio (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori in provenienza dall’Italia, dal Giappone, dalla Corea del Sud, Singapore, Malesia , Indonesia, Iran, Thailandia, Filippine, Vietnam, Cambogia e Laos, che si aggiungono a Cina e Taiwan, se non potranno dimostrare di avere trascorso almeno 14 giorni in un Paese privo di COVID-19

Ucraina: le autorità sanitarie ucraine hanno annunciato l’estensione del controllo della temperatura corporea (“screening”) per tutte le persone provenienti da Paesi in cui siano stati registrati casi di contagio, compresa l’Italia (Repubblica Popolare Cinese, Corea del Sud, Giappone, Singapore, Hong Kong, Italia, Tailandia, Stati Uniti, Iran, Malesia, Australia, Germania, Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Francia, Regno Unito, Canada, Filippine, India, Kuwait, Federazione Russa, Spagna, Oman, Nepal, Cambogia, Sri Lanka, Finlandia, Svezia, Belgio, Egitto, Israele, Libano, Bahrain, Afghanistan, Iraq), sia attraverso i confini terrestri che negli aeroporti internazionali laddove sono state predisposte unità epidemiologiche mobili. Le persone che presentino sintomi della malattia verranno poste in temporaneo isolamento e sotto osservazione per essere eventualmente trasferite nei reparti di infettivologia degli ospedali ucraini specializzati. Per informazioni e aggiornamenti si rimanda al sito del Ministero della Salute ucraino: https://moz.gov.ua/koronavirus-2019-ncov

Uganda: le Autorità dell’Uganda hanno introdotto alcune misure di contenimento, che includono tra l’altro controlli rafforzati tramite scanner termici all’Aeroporto di Entebbe e l’obbligo di quarantena di 14 giorni nei confronti dei viaggiatori in arrivo da Paesi a rischio. In particolare, i viaggiatori provenienti da Italia, Francia, Germania, Cina, Corea del Sud, Giappone, Iran, Singapore e Thailandia, in assenza di sintomi, saranno soggetti ad un auto-isolamento obbligatorio per 14 giorni, con monitoraggio giornaliero da parte delle autorità sanitarie locali. In presenza di sintomi compatibili con COVID-19, i viaggiatori provenienti dai Paesi elencati saranno sottoposti a ricovero obbligatorio fino a 14 giorni presso i centri di isolamento identificati dalle autorità locali. Due centri sono stati identificati ad Entebbe (Kazuri Medical Centre presso l’aeroporto e l’Entebbe Regional Referral Hospital) e uno a Naguru (Naguru Regional Referral Hospital). E’ stato redatto inoltre un documento informativo da distribuire ai viaggiatori, con appositi numeri di telefono da contattare in caso di sospetto contagio ed è stata avviata una campagna di informazione e prevenzione.

Ungheria:  le autorità locali hanno introdotto l’utilizzo di scanner termici negli aeroporti internazionali di Budapest e Debrecen, per i passeggeri in arrivo da Lombardia e Veneto, con ricorso a misure di quarantena in caso di riscontro di sintomi compatibili con il COVID-19. Dal 26 febbraio sono stati inoltre introdotti controlli sanitari anche alle frontiere terrestri.

Uruguay: le autorità locali hanno adottato protocolli sanitari che prevedono che qualunque viaggiatore in arrivo nel Paese che presenti i sintomi compatibili con il COVID-19 (in particolare febbre, tosse e dificolta’ respiratorie), sia sottoposto ad accertamenti medici all’arrivo in Uruguay. I casi sospetti saranno eventualmente gestiti in apposite strutture, senza prevedere un periodo di quarantena, ma mantenendo le persone interessate in isolamento il tempo necessario ad effettuare le analisi di laboratorio previste.

Uzbekistan: le autorità uzbeke, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19, hanno annunciato la sospensione temporanea del traffico aereo tra Uzbekistan e Italia a partire dal 1 marzo. Inoltre, tutti i passeggeri provenienti dall’Italia che giungano comunque in Uzbekistan (anche con voli indiretti), saranno sottoposti a quarantena obbligatoria di 14 giorni in una struttura dedicata.

Vietnam: il Governo vietnamita ha disposto che, dalle 23.59 ora locale del 28 febbraio, è introdotta la misura della quarantena obbligatoria per tutti coloro che arrivano dall’Italia, dalla Cina, dalla Corea del Sud o dall’Iran o che siano stati (anche solo per transito) in questi Paesi nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Vietnam. In alternativa, i viaggiatori in arrivo potranno reimbarcarsi sul primo volo disponibile, senza uscire dalla zona aeroportuale di transito. A partire dalle ore 12.00 locali del 2 marzo viene temporaneamente sospesa per i cittadini italiani l’esenzione del visto per soggiorni fino a 15 giorni. Chiunque voglia entrare nel Paese deve ottenere il visto dalle Rappresentanze diplomatiche vietnamite all’estero oppure attraverso il sistema di e-visa vietnamita. Continuano ad essere validi i visti e i permessi di soggiorno già concessi ed i possessori possono quindi entrare nel Paese, a condizione di sottoporsi alla quarantena obbligatoria prevista se in provenienza o transito dall’Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo nel Paese. E’ stata inoltre disposta la chiusura delle frontiere con la Cina dal 30 gennaio e la sospensione dei voli con la Cina a partire dal 4 febbraio. Chiunque faccia ingresso nel Paese deve compilare una specifica dichiarazione sanitaria. Dal 5 febbraio le Autorità negano l’ingresso nel Paese a quanti abbiano soggiornato in Cina nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Vietnam. Le autorità locali si riservano la facoltà di adottare misure restrittive all’ingresso, fino al respingimento in frontiera, con scarso o nessun preavviso, anche nei confronti di viaggiatori provenienti da tutte aree a rischio, ivi inclusa l’Italia.

Zambia:  tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto internazionale di Lusaka (così come ad ogni altro punto d’ingresso del Paese) vengono sottoposti al controllo della temperatura e richiesti di completare un questionario su provenienza e stato di salute, oltre che di fornire l’indirizzo ed i contatti in Zambia. Queste Autorità hanno inoltre previsto ulteriori misure sanitarie di tutela inclusa la quarantena di 14 giorni nei confronti dei viaggiatori in arrivo da Paesi a rischio, compresa l’Italia, effettuata sotto forma di auto-isolamento nel proprio recapito/abitazione con controlli sanitari a campione, o di trasferimento in struttura di isolamento, appositamente allestita, in caso di sintomatologia. Le indicazioni operative emesse dal Ministero della salute del Governo zambiano sono reperibili al link http://znphi.co.zm/news/new-coronavirus-covid-19-travelers-guide-and-fact-sheet/

Zimbabwe: le autorità locali hanno smentito la notizia precedentemente diffusa in merito alla necessità, per i viaggiatori provenienti da Paesi interessati da COVID-19, di presentare un certificato medico che specifichi che il viaggiatore è negativo al COVID-19. Si raccomanda di monitorare questo sito web per ulteriori aggiornamenti.